Sono già due le interdittive anti mafia emesse dal prefetto di Verona.
A Verona sono state dodici nel corso del 2022, e già due da inizio 2023: sono le interdittive anti mafia emesse dal prefetto Donato Cafagna. Lo ha confermato lo stesso prefetto nel corso del convegno sul rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nel Pnrr organizzato in Gran Guardia.
Le due interdittive di quest’anno riguardano una ditta di autotrasporti di Mozzecane e una che risulta operativa nel settore delle costruzioni edili e che ha sede a Verona. Nella sostanza, lo ricordiamo, l’interdittiva mira a tutelare la libera concorrenza tra le imprese, e comporta l’esclusione dell’imprenditore dalla possibilità di instaurare rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione.
In apertura dei lavori del convegno il prefetto Cafagna ha sottolineato: “Il Pnrr è una opportunità unica per il futuro delle nostre comunità e richiede un impegno straordinario in modo particolare da parte degli enti locali che ne sono principali soggetti attuatori e vanno perciò affiancati e sostenuti. In questa direzione si pone l’evento formativo che è orientato a creare un sistema partecipato e articolato di organismi, enti, istituzioni in grado di fornire il necessario contributo di studi, di conoscenze e di esperienze”.
“Il primo di questi incontri – ha concluso il prefetto – è significativamente dedicato al rischio sempre immanente delle infiltrazioni della criminalità organizzata economica, in quanto il buon esito dell’impiego dei fondi non può prescindere dalla capacità che dimostreremo di coniugare insieme efficienza, trasparenza e legalità”.