Caso Ludwig, i giudici milanesi riaprono le indagini sulla strage del cinema Eros: oltre ad Abele e Furlan, c’era un terzo complice?
Ludwig, si torna a indagare sull’incendio del cinema Eros, avvenuto il 14 maggio 1983 in viale Monza a Milano, quando le fiamme appiccate dal gruppo Ludwig uccisero sei persone. Il caso, già chiuso con la condanna a 27 anni di Wolfgang Abel e Marco Furlan, si riapre dopo quarant’anni grazie a un’inchiesta del podcast Cinema Eros del Corriere della Sera.
Abel, scomparso pochi giorni fa, e Furlan, scarcerato nel 2008 e affidato ai servizi sociali, furono ritenuti responsabili di 10 dei 15 omicidi rivendicati dal gruppo Ludwig. Ora, i magistrati milanesi cercano di far luce su eventuali complici e connessioni con estremisti neonazisti o sette esoteriche.
Un elemento cruciale delle nuove indagini è il “terzo uomo”, descritto come basso e tarchiato, che accompagnava Abel e Furlan nei sopralluoghi al cinema a luci rosse di viale Monza. Un testimone chiave dell’epoca, il gestore del locale, aveva riconosciuto i due ma non il misterioso complice.