Verona, limiti Pm10 superati per il 21esimo anno consecutivo.
La scorsa settimana, precisamente venerdì scorso, Verona ha raggiunto i 36 giorni di superamento del limite di legge annuale di Pm10. La legge, come sappiamo, prevede un massimo di 35 giorni anno di superamento dei 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Per il ventunesimo anno consecutivo quindi Verona entra nel periodo durante il quale l’aria della città è per così dire fuorilegge.
“E’ da 21 anni, – dice Michele Bertucco, consigliere comunale di Sinistra in Comune – precisamente da quando si è cominciato a misurare l’inquinamento da Pm10, che gli amministratori veronesi e veneti continuano a ripetere la solita tiritera: la qualità dell’aria è critica ma bisogna pazientare per vedere gli effetti degli interventi strutturali. Peccato che nessuno ci dica quali sarebbero questi interventi.”
Ai cittadini si chiede di spegnere il riscaldamento o di abbassare la temperatura dei termosifoni in pieno inverno – prosegue Bertucco – ma la politica è la prima a dimostrarsi refrattaria alle misure antismog. Ad oggi la città manca ancora di un’alternativa all’auto che sia comoda, efficiente e confortevole. Il filobus, per come è stato pensato, è strutturalmente impossibilitato ad essere la soluzione. L’approvazione del Pums è ancora lontana per le lentezze dell’amministrazione, mentre l’urbanistica veronese continua a seguire le impronte del Pat di Tosi e Giacino. Quali sarebbero dunque le misure strutturali di cui dovremmo attendere gli effetti? I monopattini?”