Verona, visto dalla polizia mentre si intrufola in un furgone parcheggiato: in manette per furto.
È stato notato dai poliziotti mentre si intrufolava all’interno di un furgone parcheggiato in corso Venezia; e quando è stato raggiunto, dopo un breve inseguimento, è stato trovato con la refurtiva appena sottratta. È così che è finito nei guai il 36enne arrestato, venerdì mattina, dagli agenti delle Volanti, con l’accusa di furto aggravato.
La fuga del ragazzo è stata interrotta intorno alle 11.15, in prossimità del furgone che era riuscito a forzare e dal quale aveva asportato un marsupio contenente un telefono cellulare e tutti gli effetti personali intestati ad un 38enne residente a Bussolengo. Gli accertamenti effettuati sui documenti ritrovati hanno consentito, in brevissimo tempo, di rintracciare il proprietario, rientrato, di lì a poco, in possesso di quanto gli era stato indebitamente sottratto.
La perquisizione personale ha condotto, inoltre, al rinvenimento di un secondo smartphone, risultato essere compendio di un furto commesso giovedì a San Bonifacio: per questo motivo, al 36enne è stato contestato anche il reato di ricettazione.
Al termine delle verifiche sul suo contro – che hanno consentito di appurare che il giovane finito in manette era già gravato da precedenti penali per reati contro il patrimonio, nonché destinatario della misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Vicenza e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria – l’uomo ha atteso, presso gli uffici di lungadige Galtarossa, la celebrazione del rito direttissimo che si è svolto nella mattinata di sabato, ad esito del quale il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura della presentazione alla polizia giudiziaria.