La vicenda si è conclusa con l’inseguimento e lo schianto dell’auto rubata in Borgo Venezia, ma era cominciata con un furto a Peschiera.
L’inseguimento in borgo Venezia dopo il furto a Peschiera, e tre ragazzi, due dei quali minorenni, fermati dai carabinieri: ecco la ricostruzione di quanto accaduto. Nella mattinata di ieri, giovedì 30, i carabinieri di Verona e quelli di Peschiera del Garda, hanno arrestato un 19enne di origini domenicane, dimorante a Verona, e due minori, per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli e porto abusivo di oggetti atti a offendere.
Cosa è accaduto.
Tutto è cominciato quanto i carabinieri di Peschiera hanno ricevuto una denuncia per un furto in abitazione, durante il quale era stata rubata una Mercedes GLC dotata di sistema di geolocalizzazione. Dopo diverse localizzazioni, i carabinieri individuavano la Mercedes nel traffico di corso Venezia, con direzione Porta Vescovo. Il conducente, alla vista della pattuglia, immediatamente accelerava tentando di dileguarsi.
L’inseguimento e lo schianto.
Scaturiva così un inseguimento nel corso del quale la Mercedes andava a sbattere con altre autovetture danneggiandole e mettendo a serio rischio l’incolumità dei passanti e degli altri utenti della strada. A quel punto i militari raggiungevano l’auto proprio nel frangente in cui i soggetti tentavano di abbandonarla per dileguarsi a piedi nel traffico e nelle vie adiacenti. I carabinieri riuscivano a bloccarli, nonostante i tentativi di divincolarsi.
I tre ragazzi fermati.
Fermati, i tre ragazzi sono stati condotti presso la Caserma Pastrengo per gli ulteriori approfondimenti, nel corso dei quali si è accertato come fossero anche in possesso di vari utensili idonei ad effettuare forzature di infissi e atti ad offendere. Dichiarati in arresto, i due minori sono stati accompagnati presso l’istituto penitenziario minorile di Treviso, mentre il 19enne è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma e nella mattinata odierna condotto davanti al Giudice del Tribunale di Verona. Il quale ha convalidato l’arresto, rinviato l’udienza e disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.