Cantine Pasqua, la Cgil chiede di “andare fino in fondo nell’accertare le cause dell’incidente”.
Sul drammatico infortunio sul lavoro accaduto alle Cantina Pasqua di Verona, dove due operai sono rimasti gravemente feriti, arriva l’intervento della Cgil. Che parla senza mezzi termini di “tragico copione che si ripete”, e chiede, nella nota siglata da Maria Pia Mazzasette, segretaria generale Flai Cgil Verona, e Raffaello Fasoli, segretario confederale della Camera del Lavoro Cgil Verona, che “vengano accertate le cause dell’incidente“.
“Se le prime ricostruzioni sono corrette, come appare anche da alcune testimonianze indirette raccolte, l’infortunio di oggi alle Cantine Pasqua presenta una dinamica sovrapponibile a quella di centinaia di infortuni simili: un operaio che precipita stordito dalle esalazioni emanate dal silos su cui stava operando per operazioni di ordinaria manutenzione, e il collega che si infortuna nel tentativo di soccorrerlo (per fortuna questa volta con conseguenze non immediatamente fatali)”.
“E la prima cosa da fare è di andare fino in fondo nell’accertamento delle cause: ci sono state carenze nella formazione di questi lavoratori che risultano essere indiretti, esterni all’organico della Cantina? Sono state rispettate le procedure di sicurezza? Erano forse in affanno a causa di ritmi di lavoro troppo elevati o di scadenze troppo ravvicinate? Erano sufficientemente qualificati per questo tipo di mansione? Questi eventi non possono essere classificati come tragiche fatalità perché i rischi sono ben noti in partenza”.
E un comunicato unitario di Cgil, Cisl e Uil Verona annuncia nuove mobilitazioni: “Promuoveremo assemblee in tutti i luoghi di lavoro attivando una grande mobilitazione che porti chi oggi ha ruoli di responsabilità a decidere se rimanere ancorati al passato o fare un salto nel futuro: dove il valore della persona viene messo al centro”.