Supermercati: a Verona scegliere quello giusto vale fino a 1.300 euro di risparmio

L’indagine di Altroconsumo sui supermercati: scegliere quello più conveniente a Verona vale fin a 1.300 euro di risparmio.

Altroconsumo ha visitato 1.140 punti vendita e supermercati in 65 città tra super, iper e discount, per analizzare 1,4 milioni di prezzi: scegliere l’insegna o il punto vendita più economico dell’indagine può permettere di risparmiare grandi cifre, fino a 3.400 euro all’anno, 1.300 a Verona. Le possibilità di risparmio cambiano, infatti, in base a dove si vive, con differenze importanti tra Nord e Centro-Sud (dove, in più casi, la spesa pesa di più sui redditi).

Le catene di supermercati più economiche per Altroconsumo.

Famila Superstore, Bennet e Carrefour tra gli ipermercati e i supermercati visitati, In’s e Lidl tra i discount: sono queste le catene risultate più economiche nel corso delle rilevazioni dell’indagine, a seconda del tipo di spesa. Tra iper e super, la catena più conveniente dell’indagine è di nuovo Famila Superstore. Tra i discount la prima posizione va a Lidl (ma bene anche In’s e Eurospin). Per i prodotti di marca vince Bennet, catena del nordovest, seguita da Famila e Esselunga.

Risultato? E’ possibile risparmiare fino a 3.400 euro all’anno. Quest’anno è stata calcolata anche la spesa annua per Regione considerando la spesa media delle famiglie italiane al supermercato (Istat, 2023) e i prezzi rilevati in tutti i punti vendita visitati. Diverse Regioni più ricche, prevalentemente del Nord, sono anche quelle dove fare la spesa costa meno; e in varie aree più povere del Centro-Sud la spesa al supermercato pesa parecchio di più sul bilancio familiare.

Nel dettaglio, il Trentino Alto-Adige è la regione più economica dell’indagine, seguita da Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Calabria e Toscana (spesa media annua a famiglia tra 6.600 e 6.900 euro). Le più care (spesa media annua a famiglia di 7.100-7.700 euro) sono Valle d’Aosta in primis, dove si spende il 16% in più della regione più economica, Lazio (+10%), Umbria e Marche (+9%) ed Emilia Romagna (+8%).

Quanto al peso della spesa sul reddito delle famiglie, si va dal 12-14% nelle regioni con il reddito familiare annuo più alto (50-58mila euro), cioè Trentino-Alto Adige, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte e Lazio; al peso più alto, del 16-17%, nelle regioni con il reddito familiare annuo più basso (40-43mila euro), cioè Calabria, Molise, Basilicata, Sardegna e Sicilia.

Le città in cui si può risparmiare di più.

Le prime dieci città per i risparmi possibili, eccetto Roma e Firenze, sono tutte settentrionali. Nella più conveniente da questo punto di vista, anche quest’anno Cremona, avremmo risparmiato il 25% nel negozio meno caro visitato rispetto a quello più caro: secondo le nostre stime, sono 2mila euro all’anno in meno per una famiglia che in media spende 7mila euro al super (Istat, 2023). Seguono, ma a grande distanza, Como, Roma, Verona e Milano con un risparmio intorno ai 1.300 euro annui (del 17-18%).

Le città con i risparmi più bassi (0,2% e 0,9%, meno di 100 euro) sono Reggio Calabria e Catanzaro. Tra le peggiori anche Teramo, Napoli e Savona, con un risparmio possibile – tra il punto vendita più caro e quello meno caro visitato – inferiore al 3%, circa 200 euro.

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