L’esito delle prime analisi Arpav dopo l’incendio al salumificio Coati di Arbizzano.
Arrivano le prime analisi effettuate dai tecnici Arpav dopo l’incendio che ha distrutto il salumificio Coati: “Aumentate le concentrazioni di Pm10 e monossido di carbonio”.
“Le misure indicative di particolato fine effettuate con strumentazione portatile – si legge nella nota Arpav – rivelano un aumento delle concentrazioni di Pm10 compatibili con l’evento in atto. Le centraline fisse di monitoraggio della rete di qualità dell’aria di Verona non hanno mostrato variazioni significative dei valori orari con l’eccezione di un leggero incremento della concentrazione di monossido di carbonio presso la centralina di corso Milano nelle ore 19-24 della sera del 9 febbraio”.
“Il calore e la contemporanea presenza della stabilità atmosferica hanno fatto sì che i fumi si alzassero a grandi altezze rimanendo sospesi nell’atmosfera fino ad un chilometro. Ciò ha comportato concentrazioni poco significative di inquinanti a livello del suolo. Sia gli strumenti portatili di Arpav che i campionatori (canisters) hanno rilevato valori al di sotto della soglia di rilevabilità con l’eccezione di basse concentrazioni di benzene toluene e stirene. Nel corso della notte il pennacchio si è spostato verso l’abitato di Parona e verso la città di Verona: ciò ha provocato una nube visibile in lontananza sopra Verona e un odore di bruciato percepibile anche a grande distanza dall’incendio. Stamattina la nube si è spostata verso l’abitato di Arbizzano e sono stati fatti ulteriori controlli sulla qualità dell’aria”.
- Gigantesco incendio al salumificio di Arbizzano, fumo visibile a chilometri di distanza. Grave un dipendente.
- Incendio Arbizzano, appello del comune di Negrar: “Tenete chiuse le finestre”.
- Il terrificante incendio al salumificio Coati di Arbizzano: azienda distrutta, un ferito grave. Ecco cosa sappiamo – VIDEO.
- “Non si respira”: così Arbizzano si risveglia il giorno dopo il terribile rogo.
- Il rogo che ha distrutto il salumificio Coati. Pompieri ancora al lavoro, si indaga sulle cause dell’incendio.
Le centraline di monitoraggio.
Le centraline fisse di monitoraggio della rete di qualità dell’aria – ha continuato – non hanno mostrato variazioni significative dei valori orari con l’eccezione di un leggero incremento della concentrazione di monossido di carbonio presso la centralina di corso Milano, nelle ore 19-24 della serata di ieri”.
L’Arpav continua la misura degli inquinanti coordinandosi con il proprio centro meteorologico garantendo ulteriori approfondimenti non appena si avranno dati disponibili.
Le misure effettuate nel tardo pomeriggio – sera di ieri hanno rilevato:
- Via Villa Tomba Parona, periodo:17:15-19.15, inferiori alla soglia di rilevabilità;
- Isola Ecologica viale del Lavoro, periodo: 17.30-19.30, toluene: 3.6 ppb (parti per miliardo), Xilene 2,1 ppb trimetilbenzene 1,2 ppb (soglia di rilevabilità pari a 1 ppb);
- Via Da Vinci presso ditta Rewal, periodo:18.45 – 20.45, benzene: 5.6 ppb, toluene 1,7 ppb, stirene 3,2 ppb (soglia di rilevabilità pari a 1 ppb).