Prese di mira le sedi Uil di San Bonifacio e Dolo.
La sede Uil di San Bonifacio, e anche quella di Dolo, in provincia di Venezia, sono state imbrattate e vandalizzate nel corso della notte. Ignoti hanno lasciato una scritta con vernice rossa che ricorda i movimenti no vax. Lasciato anche un volantino di rivendicazione firmato da una sedicente “forza di lotta non violenta”.
“Abbiamo già sporto denuncia contro ignoti e dato incarico di ripulire le vetrate – commenta il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo -. Ma non è la prima volta che ci capita. Era già successo nel vicentino, adesso è il turno di Dolo e San Bonifacio. Non sono solo i danni materiali a disturbarci, quanto l’emergere di un clima di tensione nella società, aggravato da una crisi che sembra non avere fine. Atti come questi sono espressioni sbagliate e da condannare di un disagio reale”.
Zaia: “Vandalismo da condannare con decisione”.
Sull’episodio arriva anche la condanna del governatore del Veneto Luca Zaia: “Il confronto civile e il dialogo politico, anche quello più fermo, non passano certamente per le scritte che, in modo di fatto anonimo, imbrattano gli edifici e la proprietà altrui – scrive Zaia in una nota -. Ogni forma di vandalismo va condannata con decisione. Esprimo inoltre la mia solidarietà a chi ha in queste sedi un punto di riferimento e a tutti i lavoratori che si riconoscono nell’organizzazione sindacale presa di mira in questa circostanza. Azioni come queste sono solo atti vandalici che nulla hanno a che fare con l’impegno sociale”.