Le idrovore del Consorzio hanno salvato la Bassa dagli allagamenti

Il Consorzio di Bonifica ha messo in azione le idrovore nella Bassa veronese nel corso delle forti piogge del fine settimana.

Un fine settimana, quello appena trascorso, di precipitazioni assolutamente straordinarie ha messo a serio rischio la tenuta idraulica dei corsi d’acqua in tutta la provincia di Verona, con situazioni che rischiavano di diventare critiche per il territorio e per i centri abitati soprattutto nella Bassa veronese.

Ad andare in crisi a causa delle intense piogge di venerdì e sabato è stato, infatti, soprattutto il Canalbianco, che ha visto un aumento preoccupante delle portate lungo tutta l’asta. La conseguenza è stata che questa immensa massa d’acqua ha mandato in crisi i canali secondari, soprattutto la Fossa Maestra, che a un certo punto non sono stati più in grado di ricevere e, quindi, di far defluire le acque in maniera sicura.

Per evitare rischi idraulici il Consorzio di Bonifica Veronese è quindi intervenuto con uomini e mezzi e ha posizionato alcune idrovore lungo la Fossa Maestra. Le idrovore per l’intera giornata di domenica e di lunedì hanno operato a ciclo continuo per mantenere asciutti e al sicuro i terreni posizionati più in basso nei Comuni di Castagnaro e di Villabartolomea, dove la situazione si presentava più seria e preoccupante.

“Intervento efficace e tempestivo”.

“Anche in questi giorni l’intervento del personale del Consorzio – spiega il direttore generale Luca Antonini – è risultato determinante per assicurare la sicurezza idraulica dei territori. Già da venerdì avevamo capito, anche in base a dati e previsioni, che la situazione andava monitorata con grande attenzione. Quindi, quando le portate hanno iniziato a diventare preoccupanti, siamo intervenuti tempestivamente ed efficacemente, consentendo un deflusso delle acque controllato e in sicurezza. La situazione di emergenza si è finalmente normalizzata lunedì pomeriggio. Resta la forte preoccupazione per eventi metereologici che si presentano sempre più frequenti ed estremi”.

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