Il giallo di Borgo Roma, cosa non torna della morte dell’avvocato Baciga

Il giallo di Borgo Roma, cosa non torna della morte dell’avvocato Baciga.

Un’ombra inquietante si abbatte sulla vicenda accaduta in via Bolzano 11, nel quartiere Borgo Roma, dove il corpo dell’avvocato Baciga è stato trovato in un garage, immerso in una pozza di sangue. Gianluca Baciga, dopo cinque giorni di agonia, è deceduto in seguito alle gravi ferite riportate alla testa. I suoi familiari hanno deciso di donare gli organi, come suo “ultimo” gesto di generosità.

Verrà a breve effettuata un’autopsia disposta dal pubblico ministero. Procedura che ritarderà il giorno dei funerali, che appunto, rimangono in attesa di autorizzazione.

La morte di Baciga è avvenuta al reparto di rianimazione dell’ospedale di Borgo Trento, dove il 61enne, ha lottato per la vita, senza successo. Amante dello sport e già presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) fino al 2012, il legale era molto stimato nel suo ambiente, e la sua scomparsa ha scosso profondamente anche la comunità arbitrale.

Le circostanze della sua morte sono avvolte nel mistero. Non si sa cosa stesse facendo l’avvocato in quel luogo a quell’ora. Non si sa nemmeno perché il suo cellulare sia sparito, non rinvenuto nemmeno nella sua auto parcheggiata in via Centro, sempre in Borgo Roma. La mancanza di risposte alimenta l’enigma. Ma nonostante il mistero che circonda il caso, il dolore per la perdita di Baciga resta palpabile tra i familiari e gli amici più cari.

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