Verona, ancora in corso le ricerche dell’uomo che si è gettato nell’Adige per sfuggire alla polizia dopo la spaccata al chiosco dell’Arsenale.
Si getta nell’Adige per sfuggire alla polizia, ecco la ricostruzione di quello che è accaduto. Erano le 6.15 di questa mattina, 8 maggio, quando al 113 arrivava una richiesta d’intervento urgente per furto in atto ai danni del chiosco adiacente ai giardini di piazza Arsenale. Furto ad opera di tre soggetti non identificati.
Ricevute le descrizioni relative all’abbigliamento, arrivava sul posto una prima volante che intercettava due dei tre soggetti segnalati e che si davano alla fuga seguendo opposte direzioni. Uno dei due veniva bloccato poco distante grazie all’arrivo di altre due pattuglie e, dopo una breve colluttazione, veniva arrestato.
Il secondo complice proseguiva, invece, la sua fuga attraversando i giardini di piazza Arsenale in direzione Borgo Trento, dove era già presente un’altra volante che lo induceva a cercare un’altra via di fuga in direzione di Lungadige Cangrande. Lì, l’uomo decideva di scendere sull’argine del fiume continuando nella sua corsa in direzione Ponte del Risorgimento.
Il tuffo nell’Adige.
Poco prima del ponte – e vedendo altri equipaggi presenti – decideva di gettarsi repentinamente nell’Adige guadagnando il centro del letto del fiume nel volgere di pochi istanti. Vani sono stati i disperati tentativi dei poliziotti di indurre l’uomo ad avvicinarsi alla riva del fiume per gettargli una corda o poter tentare, con una minima speranza di successo, di trarlo in salvo.
Ricerche ancora in corso.
Nel mentre i vigili del fuoco, immediatamente chiamati dalla Sala Operativa della Questura, giungevano nel giro di pochi minuti. Purtroppo, nonostante tutti i tentativi, l’uomo perdeva improvvisamente la capacità di nuotare nel fiume – anche a causa della forte corrente – per poi sparire dalla vista degli stessi soccorritori. Le ricerche sono tutt’ora in corso.
In volo l’elicottero dei vigili del fuoco.
I vigili del fuoco hanno subito iniziato le ricerche, in supporto il nucleo sommozzatori di Vicenza e l’elicottero Drago 153 del reparto volo di Venezia, che a lungo a sorvolato il corso dell’Adige. Impiegati nelle ricerche dei vigili del fuoco i droni del nucleo regionale, squadre di terra, un gommone da rafting e una moto d’acqua. Al momento le ricerche hanno dato esito negativo.