Vasta indagine della guardia di finanza di Treviso.
Tutto il prodotto sequestrato andrà ai vigili del fuoco, ed a beneficiarne saranno anche quelli di Verona. I finanzieri del Comando provinciale di Treviso, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno infatti concluso una vasta operazione, denominata convenzionalmente “Giallo Oro”, nel settore del contrasto al traffico internazionale di prodotti petroliferi, prelevati da raffinerie dell’Est Europa e destinati a essere immessi in consumo in Italia.
Nel corso di diversi interventi, eseguiti negli ultimi mesi lungo le arterie autostradali che collegano il confine orientale al resto del Paese, le fiamme gialle trevigiane hanno denunciato 35 persone arrestandone due in flagranza di reato. I reati contestati sono il contrabbando di gasolio e l’irregolarità nella circolazione di veicoli dedicati al trasporto di prodotti petroliferi sottoposti ad accise. Sono stati inoltre sequestrati beni per un valore di 1,7 milioni di euro, tra cui 8 motrici, 15 semirimorchi, 1 distributore clandestino e 345.000 litri di olio minerale.
I successivi sviluppi delle indagini hanno poi consentito di accertare il consumo in frode, sul territorio nazionale, di 1.800.000 litri di gasolio e l’omesso versamento di accise per un milione di euro. II gasolio, trasportato all’interno di cisterne e autoarticolati, proveniva da raffinerie ubicate in Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Austria. Il prodotto petrolifero, allo scopo di eludere i controlli delle pattuglie su strada, veniva dichiarato cartolarmente come solvente o liquido anticorrosivo. Su autorizzazione della procura della Repubblica di Treviso, il prodotto sequestrato è stato assegnato ai comandi provinciali dei vigili del fuoco di Treviso, Belluno e Verona.