Un 32enne è stato arrestato per tentato furto: aveva rubato 89 cartucce di stampanti al centro commerciale Le Corti Venete.
Nel pomeriggio di ieri, giovedì 3 aprile, i carabinieri di San Martino Buon Albergo hanno arrestato in flagranza di reato un 32enne, rumeno, in Italia senza fissa dimora, per tentato furto aggravato in concorso: aveva tentato di rubare 89 cartucce per stampanti.
L’uomo era stato sorpreso dagli addetti alla vigilanza del centro commerciale “Le Corti Venete” con della refurtiva appena sottratta dai banchi vendita dell’Unieuro, esposti all’interno del supermercato Iper.
Ingegnoso il sistema utilizzato dall’uomo con l’aiuto di un complice, poi datosi alla fuga: il 32enne entrato nell’Iper con un carrello come un normale cliente, aveva ordinatamente posizionato in due borse di tela 89 cartucce per stampanti di varie marche, per un valore di 3mila 300 euro. Per aggirare il sistema anti-taccheggio, le borse al loro interno avevano una sorta di guaina in fogli di alluminio fissata con lo scotch. A completare il tutto, due cuscini (sempre rubati all’Iper) utilizzati a mo’ di copertura sulle borse, per nasconderne il contenuto. Tocco finale: una coca cola (rubata anche questa) che l’uomo ha cominciato a sorseggiare appena è uscito dalla linea delle casse automatiche, approfittando della contemporanea uscita di altro cliente.
Visto dall’occhio delle telecamere.
Tutta la scena non sfuggiva, però, al personale della sicurezza del centro commerciale, grazie anche all’ausilio delle telecamere. Il ladro veniva quindi fermato poco dopo mentre passeggiava in galleria e arrestato dai carabinieri che giungevano sul posto allertati dagli addetti alla sicurezza.
Il 32enne è stato arrestato per tentato furto aggravato e, informata la Procura della Repubblica di Verona, trattenuto presso le camere di sicurezza della Caserma di via Salvo D’Acquisto di Verona. Nella mattinata odierna, su disposizione della predetta A.G, è stato condotto innanzi al Giudice del Tribunale scaligero, il quale ha convalidato l’arresto e, a seguito di patteggiamento, lo ha condannato a mesi 8 di reclusione con pena sospesa.
La merce sottratta è stata restituita all’avente diritto, mentre le borse di tela “schermate”, sottoposte a confisca, verranno distrutte.