Rubano nell’appartamento e tentano la fuga, arrestate due giovanissime donne

Arrestate dai carabinieri di Legnago due donne per tentato furto in abitazione: entrambe dovevano già scontare altre pene.

Rubano nell’appartamento e tentano la fuga: due cittadine straniere di 20 e 22 anni sono state arrestate in flagranza di reato dai carabinieri di Legnago per concorso in tentato furto aggravato in abitazione.

Erano circa le ore 11 di ieri, venerdì 18, quando  a Villa Bartolomea un equipaggio dei carabinieri di Legnago ha notato due donne uscire da una proprietà privata, scavalcando una recinzione per poi allontanarsi velocemente a piedi. Immediatamente le due donne sono state fermate dai militari e sottoposte a controllo. Nel corso della perquisizione, le giovani donne sono state sorprese ancora in possesso della la refurtiva, consistente in alcuni capi di vestiario (cinture, calze da donna) e una importante somma di denaro in contanti, pari ad euro 9.300 circa, il tutto occultato all’interno dei propri vestiti.

Dai conseguenti approfondimenti i carabinieri scoprivano che le due donne, poco prima, si erano introdotte all’interno di un’abitazione di una zona residenziale di Villa Bartolomea, dalla quale avevano asportato il denaro e i capi di vestiario sopra descritti. Refurtiva che, poi, è stata restituita al legittimo proprietario. Le donne, inoltre, avevano indosso anche due cacciaviti, strumenti utili allo scasso di serramenti.

Già condannate.

Nel corso della procedura di identificazione è emerso che le due donne erano destinatarie di un provvedimento restrittivo della libertà personale e precisamente: la 20enne, poiché deve scontare una pena definitiva di quasi 2 anni, per una tentata rapina aggravata commessa a Livorno nel 2022; la 22enne, in quanto deve scontare una pena definitiva di poco più di un mese, per un tentato furto in abitazione commesso a Montagnana (PD) nel 2017.

Le due giovani donne straniere, al termine delle formalità di rito, sono state condotte presso due diverse strutture carcerarie così come disposto dalla Procura della Repubblica di Verona.

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