Verona, arrestata la banda dei furti di portafogli e carte di credito dalle auto in sosta.
Presa la banda che commetteva furti a ripetizione sulle auto in sosta. I carabinieri do Parona, con la collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Salerno, come disposto da provvedimento emesso dal gip di Verona su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno arrestato due uomini e una donna ritenuti responsabili dei reati di “furto aggravato” e “indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento”.
Tutto nasce dalla denuncia di un primo furto consumato su un’autovettura in sosta, nel corso del quale i tre soggetti, in concorso tra loro, erano riusciti ad impossessarsi di un portafogli lasciato incustodito nel vano porta oggetti contenente banconote varie e carte di pagamento. Quelle stesse carte di credito che, subito dopo il furto, erano poi state utilizzate dai tre ladri per recarsi in una tabaccheria ed effettuare ben 8 transazioni, ancor prima che il titolare potesse accorgersi di essere stato derubato e quindi poterne bloccare i prelievi. Grazie alle immagini di videosorveglianza così i carabinieri sono riusciti immediatamente a dare un volto e un nome ai tre soggetti, già noti alle forze dell’ordine per i loro numerosi precedenti penali e di polizia.
Il modus operandi.
Dalle indagini è poi emerso che qualche giorno prima, uno dei tre si era reso protagonista di un altro analogo furto di portafogli, sottratto dall’autovettura del titolare di una tabaccheria mentre questa si trovava momentaneamente parcheggiata davanti il suo esercizio pubblico. E con lo stesso modus operandi, anche in un’ulteriore e successiva circostanza, il “ladro seriale di portafogli su vetture non chiuse” era riuscito ad impossessarsi di altre carte di credito
Dalle immagini di videosorveglianza lo stesso titolare era poi stato in grado di riconoscere l’autore del furto in un suo vecchio cliente. Ed era poi riuscito, qualche giorno dopo, ad avvisare immediatamente le forze dell’ordine quando in corso Milano si era per caso imbattuto proprio in lui. Anche in questo caso dopo che le sue carte di credito, sottratte dal portafogli, erano state utilizzate per effettuare tutta una serie di transazioni e indebiti prelievi di denaro. Ma proprio grazie all’analisi della serialità dei furti e del consolidato modus operandi, nonché ai riconoscimenti operati anche con l’ausilio delle immagini di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti a ricostruire e formulare un chiaro quadro accusatorio nei confronti dei tre soggetti che ha così permesso al gip del Tribunale di Verona di emettere la misura di custodia cautelare in carcere.