Scoperte dai carabinieri nel Veronese, all’interno di officine abusive, due centrali di riciclaggio di auto di lusso rubate.
Furti auto, scoperte dai carabinieri due centrali di riciclaggio di auto di lusso, ricavate all’interno di officine abusive nel territorio veronese e dedite alla rivendita di veicoli di provenienza illecita. Arrestate tre persone e recuperato auto per un valore complessivo superiore a un milione di euro.
L’indagine, avviata nell’ottobre dello scorso anno dai carabinieri di Colognola ai Colli, è partita dalla scoperta di un capannone nell’area industriale di Colognola, ufficialmente utilizzato come sede di una società di logistica, ma che ospitava anche un’officina non autorizzata. Al suo interno, gli agenti hanno trovato una serie di auto di alta gamma, telai, motori e pezzi di ricambio derivanti da vari furti avvenuti nel nord Italia. Tra gli oggetti sequestrati vi erano targhe contraffatte, centraline modificate e documenti falsificati che simulavano attestazioni rilasciate dalle autorità rumene.
A fine ottobre 2023, i carabinieri di San Bonifacio hanno individuato, in un garage sotterraneo a Milano, una Porsche Cayman GT4 del valore di oltre 100mila euro, risultata rubata e munita di targhe contraffatte. Nello stesso periodo, un’altra auto di lusso, una Porsche Panamera 4 Hybrid del valore di circa 130mila euro, è stata rintracciata in Francia, già reimmatricolata dopo essere stata radiata in Italia.
La scoperta della seconda centrale di riciclaggio.
Nel gennaio 2024, le indagini hanno portato alla scoperta di una seconda centrale di riciclaggio nel capoluogo scaligero. Qui, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Villafranca hanno sequestrato ben 14 auto di lusso, tra cui Land Rover, Audi e Mercedes, tutte rubate a Milano e del valore complessivo di oltre un milione di euro. Sul posto è stato fermato un cittadino moldavo di 37 anni, senza fissa dimora, che gestiva l’officina clandestina. All’interno del garage sono stati rinvenuti anche jammer – dispositivi elettronici capaci di disattivare sistemi antifurto e Gps – oltre a targhe contraffatte e strumenti per modificare i numeri di telaio dei veicoli.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona, ha confermato che le due centrali di riciclaggio erano gestite dalle stesse persone. Gli arresti, eseguiti il 5 novembre scorso, hanno coinvolto tre individui: un moldavo di 33 anni, rappresentante legale della ditta di logistica di Colognola ai Colli e residente a Lavagno, e un dipendente italiano della stessa azienda, residente a Zevio. Il terzo arrestato, un altro cittadino moldavo di 37 anni, è stato fermato il 7 ottobre scorso e si trova ora in custodia cautelare nel carcere di Lecco.
Le accuse per i tre fermati sono di ricettazione e riciclaggio di autovetture di lusso provento di reato, veicoli che venivano poi rivenduti a ignari acquirenti. Le indagini hanno così smantellato un’organizzazione criminale ben strutturata, che si assicurava un profitto considerevole attraverso il commercio illecito di automobili di lusso.