Colti sul fatto altri due furbetti della patente, tra cui una donna incinta: diventa obbligatoria la pettorina anti-truffa per oscurare le telecamere.
Furbetti della patente, altri due candidati sono stati fermati grazie alla collaborazione in atto con gli ispettori della Motorizzazione Civile: e arriva la pettorina anti-truffa. Si tratta di un cittadino 39enne e di una cittadina 29enne, incinta all’ottavo mese di gravidanza. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per falsità ideologica e per la falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli abilitanti. I costi per l’assistenza tecnologica vanno dai 1.000 fino ai 4.000 euro. E sono in aumento come dichiarato dai candidati e dimostrano come sia semplice farsi assistere da gruppi criminali operanti in molte province.
Le pettorine obbligatorie.
Intanto, da oggi lunedì 3 giugno entrano in vigore a Verona nuove disposizione in Motorizzazione per l’esame scritto della patente. Con l’obbligo per i candidati di indossare una pettorina monouso del tipo a “gilet”, proprio per oscurare le telecamere spesso indossate sotto maglioni e camicie. La Direzione Generale Territoriale del Nord-Est sta infatti monitorando le attività svolte nelle singole province, anche per la presenza di molti candidati provenienti da altre aree geografiche.
“L’amministrazione, con l’assessorato alla Sicurezza e la polizia locale, prosegue il contrasto all’illegalità – afferma l’assessora alla Sicurezza-. La presenza sulla strada di autisti privi di regolare patente di guida costituisce innanzitutto un grave pericolo per la comunità contro il quale impieghiamo ogni mezzo a nostra disposizione. Il contrasto sarà più efficace quanto più ad esso contribuiranno fattivamente anche altri soggetti, in primis le scuole-guida”.
L’appello di Altamura.
“L’applicazione di nuove procedure all’esame indurrà molti soggetti a fermarsi, ma temiamo nuovi trucchi e sotterfugi – dichiara il comandante della polizia locale Luigi Altamura-. Le disposizioni impartite dal direttore della Motorizzazione vanno proprio verso l’obiettivo di ridurre questo fenomeno. Che è molto più presente in altre province, e che vede uno straordinario impegno della polizia locale di Verona. Rinnovo l’appello di qualche settimana fa ai Ministeri dei Trasporti e della Giustizia, non ancora ascoltato, affinchè siano adottate nuove norme rispetto a quella di un secolo fa, che oggi vengono applicate (legge nr. 475 del 19/4/1925) e che si introducano aggravanti specifiche per il reato di truffa, per permettere anche l’arresto in flagranza di reato, ora non previsto”.
“Ne va della sicurezza stradale e della pubblica incolumità – conclude Altamura – considerato la vastità del fenomeno a livello nazionale. Le scuole-guida che iscrivono candidati che non hanno mai frequentato i corsi e che non accertano la corretta preparazione all’esame scritto devono assolutamente collaborare. Chi non lo fa si assume una grave responsabilità. Occorre la massima vigilanza anche da parte loro”.