Scoperti nuovi furbetti all’esame della patente dalla polizia locale di Verona.
Di nuovo i furbetti dell’esame della patente: il Laboratorio Analisi Documentale della polizia locale di Verona questa volta ha beccato un cittadino indiano, 21enne, residente nel veronese, e un cittadino ghanese 36enne, residente a Mantova. Uno dei candidati alla vista degli agenti si è infilato nell’orecchio l’auricolare, e si è reso necessario l’accompagnamento al pronto soccorso di Borgo Trento dove un medico otorinolaringoiatra ha provveduto ad estrarre l’apparecchio.
I due sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per falsità ideologica e per la falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli abilitanti. I costi per l’assistenza tecnologica vanno dai 1.000 ai 2.000 euro e dimostrano come sia semplice farsi assistere da gruppi criminali operanti in molte province.
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L’appello della polizia locale.
Da qui l’appello della polizia locale di Verona, attraverso il comandante Luigi Altamura: “Lanciamo un appello ai Ministeri dei Trasporti e della Giustizia affinchè siano adottate nuove norme rispetto a quella di un secolo fa che oggi viene applicata (legge nr. 475 del 19/4/1925) e che si introducano aggravanti specifiche per il reato di truffa, per permettere anche l’arresto in flagranza di reato, ora non previsto. Ne va della sicurezza stradale e della pubblica incolumità, considerato la vastità del fenomeno a livello nazionale. Altro appello lo lanciamo a quelle scuole-guida che iscrivono candidati che non hanno mai frequentato i corsi. Occorre la massima vigilanza anche da parte loro”.