Fine della fuga per Filippo Turetta.
E’ durata una settimana la fuga Filippo Turetta. Il giovane, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è stato arrestato in Germania nelle prime ore di oggi. Secondo le prime informazioni sarebbe stato bloccato sull’autostrada A9, all’altezza di Bud Durremberg, nei pressi di Lipsia, a bordo della Punto nera.
Il percorso di Filippo.
Tutto ha avuto inizio poco dopo le 23 di sabato 11 novembre a Vigonovo, il paese di residenza di Giulia. Le immagini di videosorveglianza della sede della Dior, avrebbero ripreso Filippo mentre aggrediva l’ex fidanzata, colpendola ripetutamente e caricandola, esanime, a bordo della sua auto, una Fiat Punto nera.
Poi la fuga. L’auto che, grazie alle telecamere e ai targa system, viene segnalata prima in Veneto e poi in Friuli: Filippo attraversa Zero Branco, Villorba, e Polcenigo. Il suo percorso poi ha toccato Aviano e Piancavallo, dove le telecamere hanno registrato il transito della sua auto alle 3 di notte. Da qui, ha seguito una strada che lo ha portato a Barcis, dove ha scelto un luogo isolato vicino al lago per disfarsi del corpo di Giulia.
Successivamente, Turetta ha proseguito la fuga attraverso la Valcellina, passando per Claut e Cimolais. Dopo le gallerie del Vajont, ha attraversato Longarone, raggiungendo Pecol Val Zoldana, il passo Giau e Ospitale di Cortina.
Filippo poi si dirige verso l’Austria passando da San Candido, dove l’auto è stata segnalata intorno alle 9.30 di domenica 12 novembre. Turetta è rimasto in Austria fino a domenica notte, transitando due volte sotto un sistema di rilevamento targhe tra Lienz e la Carinzia. Poi nessuna segnalazione, le sue tracce si erano perse fino alle prime ore di oggi, 19 novembre, quando è stato arrestato in Germania.