Verona, fermato per il controllo del Green pass gli trovano la droga in casa.
Fermato per il controllo del Green pass, gli trovano un chilo e mezzo di droga: arrestato. I finanzieri di Verona, al termine di un controllo all’interno di un locale nel quartiere Borgo Roma, a Verona, nella serata dello scorso 7 gennaio, notavano un giovane che, sceso da un taxi, alla vista dei militari in uniforme, cambiava repentinamente direzione. L’atteggiamento del giovane insospettiva i “Baschi Verdi” che lo fermavano procedendo così a un controllo.
Dai controlli risultava che il soggetto, un diciannovenne veronese senza precedenti, nascondeva all’interno di una tasca dei pantaloni un pacchetto di sigarette al cui interno anziché le classiche “bionde” erano contenuti 38 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish, già suddivisa in dosi pronte ad essere spacciate. I finanzieri conducevano pertanto il giovane presso la propria abitazione e perquisivano l’appartamento dallo stesso condiviso con i familiari.
La perquisizione.
Nella camera del ragazzo, all’interno dell’armadio, i finanzieri trovavano, ben occultati, circa un chilo e mezzo di hashish, suddiviso in panetti da 100 grammi cadauno e raggruppati in tre grossi involucri da mezzo chilo nonché altre dosi di droga già frazionate e pronte per lo smercio, un bilancino di precisione e 400 euro in banconote di piccolo taglio. Visto il rilevante quantitativo di stupefacente e il denaro contante, il giovane veniva arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Nell’occasione i finanzieri approfondivano il controllo estendendolo ai familiari conviventi e accertavano che il nucleo familiare dell’arrestato è percettore del reddito di cittadinanza. L’Autorità giudiziaria disponeva il giudizio per direttissima e al termine dell’udienza, tenutasi nella mattinata dell’8 gennaio, il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha ritenuto il fatto e la condotta indicativi dell’inserimento dell’arrestato nel circuito di uno “spaccio al minuto” di sostanze stupefacenti.
La condotta e la personalità del giovane, unitamente all’assenza di precedenti specifici, sono stati, inoltre, ritenuti idonei a giustificare l’applicazione di una misura cautelare non custodiale, costituita dall’obbligo di presentazione quotidiano presso la polizia giudiziaria. L’Autorità giudiziaria ha altresì disposto la parziale sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza.