I carabinieri di Torri del Benaco arrestano 67enne trentino: viaggiava su un’auto risultata rubata.
I carabinieri di Torri del Benaco hanno fermato un 67enne di origine trentine per ricettazione di un’autovettura rubata e di circa 25 litri di gasolio sottratti illecitamente.
L’uomo, nella mattinata di mercoledì, è stato visto aggirarsi a bordo di una Ford Focus con fare sospetto nel paese di San Zeno di Montagna ed è stato segnalato ai carabinieri di Torri del Benaco che vigilano anche sui paesini sulle alture del monte Baldo. I militari hanno quindi verificato la targa e accertato che corrispondeva a un veicolo rubato pochi giorni prima in provincia di Trento.
È così scattata un’imponente attività di ricerca che ha visto impegnati non solo i carabinieri di Torri ma anche quelli inviati in supporto della Compagnia di Caprino Veronese che hanno setacciato il paese, comprese le frazioni. Proprio nella frazione di Prada, una pattuglia di Torri del Benaco ha individuato il veicolo e, tempestivamente, ha proceduto a bloccarlo.
La sorpresa.
Dal mezzo, con sorpresa, è scesa una persona anziana che ha cercato di confondere i militari asserendo che il mezzo gli era stato prestato da un amico. Con poche verifiche attraverso la banca dati è saltata fuori la verità per cui quel signore di una certa età, all’apparenza mite e dimesso era in realtà già molto noto alle forze dell’ordine. A bordo del mezzo, inoltre, veniva rinvenuta una tanica da 25 litri, piena di gasolio, con tutti i tubi necessari per svuotare i serbatoi delle auto. Infine, veniva accertato che l’uomo da tempo non aveva più una fissa dimora ed era stato dichiarato irreperibile dall’ultimo comune in Provincia di Trento dove aveva avuto la residenza.
Quest’ultima circostanza portava i carabinieri di Torri del Benaco a ritenere assolutamente concreto il pericolo di fuga e ad operare, di conseguenza, il fermo di indiziato di delitto a carico del soggetto, configurando a suo carico la ricettazione della vettura rubata, che veniva poi restituita all’avente diritto, e del gasolio sulla cui provenienza, certamente illecita, i militari stanno ancora svolgendo i dovuti accertamenti.
Del fermo è stata data comunicazione al pm di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, che ha disposto di tradurre l’indagato presso il carcere di Verona Montorio in attesa dell’udienza di convalida che si volgerà nei termini previsti dalla legge.