Erika è morta per annegamento: l’esito dell’autopsia e i dubbi da chiarire

L’esito dell’autopsia: Erika Boldi, la giovane trovata nel Tartaro, è morta per annegamento. Ma ci sono ancora alcuni dettagli oscuri.

Erika Boldi, la 26enne mantovana trovata senza vita nel Tartaro, nelle campagne di Vigasio, è morta per annegamento. Contrariamente a quanto si ipotizzava in un primo momento, infatti, l’autopsia effettuata nelle ultime ore ha confermato che la causa del decesso di Erika Boldi è annegamento. Mentre si attendono ancora i risultati delle analisi tossicologiche per avere un quadro completo della situazione. Non sono state riscontrate ferite o segni di violenza fisica sul corpo della ragazza, alimentando così l’ipotesi di un tragico incidente.

Erica era stata vista l’ultima volta dalle telecamere di sorveglianza poco dopo le 2 di notte in un locale di Villafranca. L’immagine ritrae una giovane donna che nulla lasciava presagire la drammatica fine che avrebbe trovato. Nell’immediato, la Procura di Verona ha aperto un fascicolo per omicidio, mantenendo aperte tutte le piste, mentre proseguono le indagini.

I dettagli da chiarire.

L’ipotesi della morte accidentale sembra ora prendere sempre più piede tra gli inquirenti, ma restano alcuni elementi di incertezza. Erika era stata trovata completamente senza vestiti, dettaglio ancora da chiarire del tutto. Alcune testimonianze di residenti locali hanno inoltre riferito di aver udito un’auto avvicinarsi al canale e ripartire rapidamente dopo circa un minuto. Questo dettaglio ha spinto i carabinieri a controllare attentamente i filmati delle videocamere di sorveglianza nell’area, nel tentativo di identificare il veicolo e chiarire se possa avere un ruolo nella vicenda.

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