Centro storico e Veronetta: due rapine sventate, sei latitanti arrestati.
Controlli intensificati nelle ultime settimane in centro storico e a Veronetta, teatro di due rapine, e sei latitanti individuati: in totale i carabinieri sono riusciti a individuare 6 soggetti su cui pendevano delle misure restrittive non ancora eseguite. Si tratta di un italiano già con precedenti per furti residente a Bosco Chiesanuova, arrestato dai militari della Stazione di San Michele Extra e posto agli arresti domiciliari; altri quattro soggetti condotti in carcere perché gravati da ordine di carcerazione, di cui un marocchino che deve scontare una pena di quasi 4 anni per i reati di rissa e rapina aggravata in concorso. Infine, un tunisino è invece risultato destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità francese lo scorso maggio per reati contro la persona.
Le due rapine.
Nel corso dei servizi di pattuglia nel quartiere Veronetta, inoltre, i carabinieri della Radiomobile sono intervenuti, in due diverse circostanze, per episodi di rapina avvenute all’interno di esercizi commerciali. In un caso, un ghanese, già conosciuto alle forze dell’ordine, si è reso protagonista di un furto di superalcolici in un supermercato di via XX Settembre. Una volta vistosi scoperto dagli addetti alla vigilanza, ha aggredito sia loro che i militari immediatamente intervenuti sul posto prima che si desse alla fuga. L’uomo è stato così arrestato in flagranza di reato per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale e a seguito del giudizio direttissimo che ne ha convalidato la misura è stato tradotto in carcere.
Pugni in testa al titolare del negozio.
In un’altra circostanza, invece, un moldavo, irregolare e con precedenti, è stato arrestato in flagranza di reato per lesioni personali e rapina impropria. Dopo aver rubato del materiale di ferramenta in un negozio di casalinghi di via XX Settembre, l’uomo è riuscito a divincolarsi dal proprietario che lo aveva scoperto, colpendolo con pugni in testa e riuscendo così a guadagnare la fuga. Fortunatamente la pattuglia della Sezione Radiomobile in circuito, immediatamente allertata dalla centrale operativa, lo ha rintracciato a poca distanza e lo ha arrestato. Comparso dinanzi al giudice del rito direttissimo, per lui è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e condannato ad una pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione.