Escursionisti rischiano di morire assiderati in Lessinia.
Sono stati ritrovati molto distanti dal punto in cui credevano di essere – lui in stato di ipotermia dopo le ore passate al freddo con forte vento – due escursionisti che si sono persi ieri, domenica 6, in Lessinia. L’allarme al Soccorso alpino di Verona era arrivato passate le 19 dai carabinieri, contattati nell’unica telefonata al numero di emergenza riuscita alla coppia, prima di perdere completamente copertura e non essere più raggiungibile.
Dalle prime scarne informazioni, si sapeva che i due avevano trovato ricovero in uno stabile che ritenevano Malga Lessinia. Lì, però, quando i carabinieri sono arrivati, hanno trovato i gestori che stavano andandosene, ma la coppia non c’era. I soccorritori si sono portati al Bivio del Pidocchio, a Erbezzo, per avviare la ricerca, poiché, riascoltando la chiamata, gli escursionisti dicevano di essere passati alla Fontana degli alpini, che avevano poi proseguito fermandosi in questo stabile che, probabilmente per la scarsa copertura, Google maps indicava come Malga Lessinia.
Individuato il sito della Fontana degli alpini, una squadra è partita con il quad diretta alla prima struttura presente segnata sulla cartina sulla sinistra orografica, dove però non c’erano. I soccorritori si sono messi nuovamente in moto verso altri tre edifici più distanti sulla destra orografica e anche lì nessuna traccia. Sono quindi tornati indietro, controllando ogni manufatto e puntando a una malga molto a nord, Malga Lago Boaro e lì finalmente li hanno trovati alle 22.20, riparati in un ricovero laterale.
Lei, una 27enne di Villafranca Tirrena (ME), che indossava abbigliamento più pesante, stava bene, lui, un 29enne di Sovizzo (VI), presentava invece chiari segni di ipotermia. La squadra ha dato loro piumini e guanti e un soccorritore è subito rientrato con il ragazzo al Bivio del Pidocchio, dove era stata fatta arrivare l’ambulanza che lo ha preso in carico per i controlli del caso. In un secondo viaggio è stata poi trasportata a valle anche la ragazza. Entrambi sono stati a lungo con il personale sanitario e hanno poi rifiutato di essere accompagnati in ospedale.