Bandiere rosse: l’idea di Luca Zaia per impedire l’accesso ai ghiacciai quando le condizioni non lo consentono.
Per evitare il ripetersi di tragedie come quella della Marmolada, serve un sistema di monitoraggio continuo, e magari anche l’utilizzo di semplici accorgimenti, tipo le bandiere rosse, come al mare, che indicano pericolo. A sostenerlo è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Gli esperti si esprimeranno su quanto accaduto, e sui motivi per i quali è avvenuta questa tragedia – dice Zaia, intervistato dal Corriere della Sera -. Resto personalmente convinto che sia necessario affinare il sistema di monitoraggio per essere nelle condizioni di impedire l’accesso al ghiacciaio quando le condizioni non lo consentono. Un po’ come succede con la bandiera rossa al mare”.
- Marmolada, scendono a 5 i dispersi, tutti italiani. Dimesso uno dei feriti. Chiusi tutti i punti di accesso.
- Crolla enorme blocco di ghiaccio sulla Marmolada, sei morti e otto feriti. Una decina i dispersi – VIDEO.
- Marmolada, si cercano ancora i dispersi. Identificate le prime vittime, almeno tre sono venete.
- Marmolada, sette le vittime, continuano le ricerche dei dispersi. Aperta un’inchiesta per disastro colposo.
Bandiere rosse come al mare per segnalare i pericoli in montagna, dunque. L’idea di Zaia piace anche al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che la rilancia: “In una stagione eccezionale come questa il nostro concetto di attenzione nello spingerci in alta quota deve essere aggiornato – assicura Fugatti -. Per questo è opportuno pensare a sistemi di segnalazione del pericolo: le bandiere rosse sui ghiacciai sotto stress possono aiutare gli escursionisti a compiere scelte sempre più consapevoli”.