Si chiamava Anna Lorenzi la ragazza di 20 anni morta nelle acque del lago a Garda.
Si chiamava Anna Lorenzi, aveva 20 anni, e si era tuffata nelle acque del lago di Garda, dove ha trovato la morte, per aiutare il fratellino di 14 anni, che era in acqua con il materassino e che aveva visto in difficoltà. Sarebbe questo, secondo una prima drammatica ricostruzione, quanto accaduto nel pomeriggio di oggi, sabato 19, di fronte alla spiaggia di località Corno, a Garda.
La ragazza, che era nata a Negrar, viveva con la famiglia a Verona, nel quartiere di Borgo Nuovo. Anna avrebbe compiuto 21 anni la vigilia di Natale. A trascorrere un pomeriggio sul lago era andata con il padre, il fratello di 14 anni e la sorella di 17. E proprio per soccorrere il fratello di 14 anni si era tuffata, riuscendo a farlo riportare a riva con l’aiuto di altri bagnanti per poi però scomparire poco dopo senza più fare ritorno sulla spiaggia. Ad allertare i soccorsi proprio il padre della giovane.
Sul posto sono intervenuti i mezzi della Guardia costiera e dei vigili del fuoco di Bardolino, oltre all’idromabulanza del 118. Le ricerche hanno permesso di individuare la 20enne su un fondale di 6 metri, a una distanza di circa 30 metri dalla spiaggia. Inutile il disperato tentativo dei soccorritori, che dopo averla riportata sulla spiaggia hanno tentato di rianimare la ragazza. Tutto si è purtroppo rivelato inutile.
Il pm di turno della Procura della Repubblica di Verona, messo a conoscenza della dinamica dai militari della Guardia Costiera, ha concesso la restituzione del corpo della ragazza ai familiari.