Truffa orchestrata da madre e figlio, che riescono a sottrarre a una donna 400mila euro: condannati per circonvenzione d’incapace.
Madre di 74 anni e suo figlio di 48 anni sono stati condannati a 3 e 4 anni e 2 mesi di reclusione, rispettivamente, per circonvenzione di incapace ai danni di una donna, fragile e vulnerabile, in cura per un disturbo psichico.
La donna, infatti, è stata vittima di una truffa orchestrata dalla coppia madre-figlio. La quale ha approfittato della sua condizione per estorcerle oltre 400mila euro, rappresentanti l’intero risparmio accumulato nel corso della sua vita.
La sentenza ha stabilito che i due dovranno anche versare alla parte lesa la somma di 398.600 euro, denaro che finora non è stato restituito. La storia rivela che la donna fu persuasa a costituire una società con la partecipazione del 30% come socia. Solo che questa società esisteva solo formalmente, senza operatività reale, e aveva sede presso l’abitazione di mamma e figlio.
La donna, fidandosi della coppia truffatrice, versò 402mila euro a favore di una seconda società gestita dagli imputati. Si scoprì poi che il denaro, invece di essere destinato alla società di cui la vittima era socia, fu utilizzato per compensi interni alla “loro impresa” e pagamenti a terze persone, oltre a coprire spese personali, acquisti e costi vari.
La truffa venne scoperta quando il fratello e il padre della vittima, quest’ultimo deceduto nel frattempo, notarono il peggioramento delle condizioni mentali della donna, che nel 2016 fu ricoverata in ospedale per un mese e mezzo a causa di un disturbo bipolare. Gli psichiatri che la curarono testimoniarono la sua incapacità di autodeterminarsi, evidenziando l’opportunismo crudele della coppia truffatrice nei confronti di una persona vulnerabile.