La mamma di Cerea trovata morta pochi giorni fa lungo il Po potrebbe essere stata spinta al suicidio perchè vittima di truffa.
Potrebbe essere stata vittima di una truffa la mamma trovata morta pochi giorni fa nel Po. Il tragico ritrovamento del corpo di A.L., la donna di 40 anni di origine congolese e residente a Cerea, avvenuto lungo il fiume Po, ha infatti sollevato nuovi interrogativi. Le autorità stanno indagando su un possibile collegamento tra il suicidio e una truffa subita dalla vittima, la cui scomparsa era stata denunciata il 14 ottobre scorso dal marito.
La Procura della Repubblica di Rovigo, come riferisce Ansa, ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio. La vittima, che viveva a Cerea con il marito e due figli, era sparita volontariamente, lasciando i suoi effetti personali nell’area golenale di Occhiobello, dove sono stati rinvenuti il giorno successivo alla denuncia di scomparsa.
Il prossimo 28 ottobre verrà conferito l’incarico per eseguire l’autopsia, un passaggio cruciale per chiarire le circostanze del decesso e determinare l’ora esatta della morte. Le indagini, affidate ai carabinieri di Occhiobello e Cerea, si concentrano ora sulle possibili ragioni che potrebbero aver spinto la donna al gesto estremo, tra cui una presunta truffa da parte di ignoti.