La difesa del poliziotto che ha sparato: “Non aveva alternative”

La difesa del poliziotto che ha sparato: “Non aveva alternative”.

La difesa del poliziotto che ha sparato: “Non aveva alternative” dice l’avvocato il quale sottolinea che il suo cliente si trovava in una situazione critica. Secondo il legale, l’agente coinvolto nella sparatoria che ha causato la morte di Moussa Diarra, ha agito in una situazione di pericolo e non può essere considerato anomalo che sia indagato, trattandosi di un passaggio standard in queste circostanze.

Durante l’interrogatorio, il poliziotto ha fornito risposte chiare e dettagliate, dimostrando piena collaborazione con le autorità. Il suo avvocato ha descritto l’agente come visibilmente provato dall’accaduto, sottolineando che nessuno si aspetta o desidera che una giornata di lavoro si concluda in tragedia. Nonostante l’esperienza accumulata negli anni, l’agente ha dovuto affrontare una situazione di emergenza in cui il tempo per riflettere era minimo e le circostanze erano estremamente caotiche.

Il poliziotto ha alle spalle una lunga carriera, senza precedenti di incidenti o controversie, e il suo impegno verso il lavoro è riconosciuto. Anche il segretario generale del sindacato di polizia Siulp, ha espresso solidarietà all’agente, sottolineando come gestire situazioni di tale intensità e pericolo richieda lucidità, ma che è impossibile farlo senza essere influenzati dal momento adrenalinico.

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