La denuncia del tentato omicidio era falsa: tre arrestati con l’accusa di detenzione illegale di armi, calunnia e furto aggravato.
Denuncia un tentato omicidio, ma non era vero niente: arrestati in tre dai carabinieri di Villafranca e di Verona, a seguito dell’indagine “Di Notte”, così chiamata perchè i tre fanno gli addetti alla sicurezza in locali notturni del veronese. Nella serata del 3 novembre, i carabinieri di Villafranca, insieme ai militari del Comando provinciale di Verona, hanno infatti eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona nei confronti di 3 soggetti, ritenuti responsabili – a vario titolo – di detenzione e porto illegale di armi e munizioni, calunnia, e furto aggravato.
Destinatari del provvedimento sono stati tre soggetti di origine albanese, uno dei quali già detenuto dallo scorso 14 settembre, poiché trovato in possesso di una pistola a seguito di una perquisizione operata a suo carico. Le indagini erano partite nell’aprile scorso, in seguito al tentativo di omicidio denunciato, a Povegliano, da uno degli arrestati.
Solo che proprio grazie alle indagini i carabinieri hanno appurato che in realtà il tentativo di omicidio era stato simulato con lo scopo d’incolpare altri soggetti con cui, in passato, la falsa vittima aveva avuto dissidi di natura privata. E’ stato inoltre ricostruito come i tre avessero la disponibilità di armi da fuoco e munizioni, detenute illegalmente nelle abitazioni ma portate anche in luoghi pubblici. Uno degli arrestati è accusato anche del furto di vari monili in oro e argento in un’abitazione di Verona, commesso lo scorso agosto insieme ad altri 2 connazionali, destinatari del medesimo provvedimento restrittivo ma al momento ancora ricercati.