Il delitto di Bussolengo: chiesta la perizia psichiatrica per Edlaine Ferreira.
Delitto di Bussolengo, la difesa punta sull’infermità mentale. Era la notte tra il 20 e il 21 luglio della scorsa estate quando Edlaine Ferreira, 36 anni, uccise nella notte il marito Francesco Vetrioli, 37 anni, autotrasportatore, colpendolo prima con almeno undici martellate alla testa e poi con diverse coltellate mentre stava dormendo nella loro casa di via San Valentino a Bussolengo. Fu la stessa donna, qualche ora dopo, a confessare il delitto al magistrato che la interrogava.
Da allora la donna si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione: secondo l’accusa avrebbe infatti pianificato con cura l’omicidio del marito, sposato solo pochi mesi prima, colpendolo nel sonno quando non poteva difendersi, e giustificando in seguito il delitto con il fatto che l’uomo, a suo dire, la picchiava di continuo.
Ora i legali di Edlaine Ferreira hanno chiesto e ottenuto dal giudice una perizia psichiatrica, sostenendo che una meningite avuta dalla donna nel 2006 avrebbe di fatto potuto compromettere le sue facoltà mentali. La parola passa quindi ora alle perizie psichiatriche. Nel frattempo è stato disposto il dissequestro dell’appartamento di via San Valentino a Bussolengo, teatro del delitto.