Aumentano i contagiati da Covid sul lavoro a Verona e in Veneto.
La pandemia ha avuto un impatto significativo anche sull’andamento degli infortuni sul lavoro, che ha visto incrementare il numero dei decessi sia nell’industria che nei servizi, specialmente sanitari. Il Veneto è risultato la terza regione in Italia circa il numero di denunce di infortunio legate al covid-19, dopo la Lombardia e il Piemonte.
Il bollettino di questa guerra virale è inquietante, e pone in prima linea Venezia quale provincia più colpita, con un totale di 7 vittime. Ma i numeri sono decisamente alti se si considera la stima regionale: sono 16.752 i lavoratori contagiati nel Veneto a partire da gennaio 2020 fino a febbraio 2021, mese contrassegnato da una sensibile impennata. Dopo 14 mesi di pandemia lo scenario mostrato nell’ultima indagine elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, si presenta ancora in bianco e nero.
Protagoniste delle denunce di infortunio per covid, sono le donne che hanno sforato il 74,5%, una percentuale superiore a quella media nazionale che è di circa il 70%. I settori più colpiti in Veneto dalla pandemia sono: la Sanità e l’Assistenza Sociale che sfiorano l’80% degli infortuni, seguiti dai tecnici della Salute in particolare modo infermieri; dai professionisti qualificati nei servizi socio-sanitari e sociali; dalle professioni legate ai servizi personali e assimilati; fino ai medici che hanno raggiunto quota 6,8%. Il maggior numero di denunce è stato effettuato a Verona per un totale di 4.059, contro le 2.946 di Treviso, in seconda posizione.