Controlli anti spaccio dei carabinieri nei Comuni della Bassa veronese: due arrestati, sequestrati sei chili di droga.
Continuano i controlli anti spaccio dei carabinieri di Legnago che, nell’ultima settimana, hanno portato a termine più operazioni mirate con importanti risultati, culminando in 2 arresti e sequestri di ingenti quantitativi di droga in vari quartieri della città e dintorni.
Nel pomeriggio del 4 febbraio i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile (NOR) di Legnago hanno arrestato un 23enne italiano di origini marocchine, sorpreso in flagranza di reato per “detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio”. L’arresto é scaturito quale conseguenza di lunghe indagini, grazie alle quali sono stati raccolti significativi elementi indiziari che hanno portato alla perquisizione dell’abitazione dove il 23enne nascondeva la droga pronta per essere immessa sul mercato.
Nello specifico, al termine della perquisizione, i carabinieri del NOR di Legnago, coadiuvati da quelli di Minerbe, hanno rinvenuto e sequestrato ingenti quantità di droga, tra cui quasi 2 kg di eroina, altrettanti di hashish, quasi 1,5kg di marijuana e circa 40 grammi di cocaina. Ovviamente, all’interno dell’armadio dove il ragazzo custodiva tutta la sostanza stupefacente, sono stati trovati anche bilancini di precisione, un coltello per frazionare la droga e varie bustine per confezionare le singole dosi destinate all’immediata vendita.
Il giovane è stato arrestato in flagranza di reato e, informata Autorità Giudiziaria scaligera, tradotto presso la Casa Circondariale di Verona Montorio. Nella giornata del 6 febbraio il giudice del Tribunale di Verona ha convalidato l’arresto e nei confronti del 23enne ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.
Il secondo arrestato a Isola Rizza.
Risultati positivi che sono arrivati anche a seguito di controlli di soggetti sospetti. Come quello che è accaduto nel pomeriggio del 7 febbraio quando, nel comune di Isola Rizza, i militari hanno fermato un ragazzo italiano, 20enne di origini veronesi, trovato in possesso di 4,9 grammi di hashish, nascosti nella tasca dei pantaloni. Successivamente, una perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare ulteriori 101,5 grammi della stessa sostanza, un bilancino di precisione, due coltelli da taglio e materiale da confezionamento.
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e momentaneamente trasferito presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Nella mattinata odierna il Giudice del Tribunale di Verona ha convalidato l’arresto, applicato al giovane l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e, a seguito della richiesta dei termini a difesa, ha rinviato l’udienza.
Sequestrato un machete.
Nel medesimo contesto antidroga, grazie al prezioso supporto del Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Padova, sono stati effettuati controlli anche nelle aree adiacenti alla Stazione ferroviaria di Bevilacqua, zona altamente frequentata da spacciatori che nascondono la droga nel sottosuolo per poi spacciarla all’occorrenza. L’operazione ha permesso, infatti, di rinvenire e sequestrare vari panetti e porzioni di hashish, per un totale di quasi mezzo kg, 4 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e un machete. La sostanza stupefacente era occultata all’interno di involucri in vetro nascosti sottoterra. Le indagini proseguono per identificare i responsabili.