La Questura di Pordenone colloca in un Cpr un 31enne condannato per rapina e lesioni a Verona.
Condannato per rapina e lesioni a Verona, rintracciato a Pordenone. Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 23 giugno, una volante della polizia di Pordenone, procedeva, al controllo di tre giovani, uno dei quali risultava essere un 31enne pakistano, già noto agli operatori di polizia.
Infatti, a carico dello stesso, venivano riscontrate due condanne definitive, una emessa dalla Corte d’Appello di Trieste in materia di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti a 3 anni e 8 mesi di reclusione, nonché una precedente condanna per rapina e lesioni, emessa dal Gip del Tribunale di Verona nel settembre del 2017.
Nel primo caso, l’uomo era stato coinvolto nell’indagine della Squadra Mobile, denominata “Bronx”, venendo tratto in arresto, unitamente ad altri connazionali, per un giro di spaccio nel centro cittadino, definitivamente debellato con tale operazione di Polizia.
Nel secondo caso, i fatti risalgono alla notte del 5 giugno 2017, quando a Verona, verso le ore 3, il cittadino pakistano, unitamente ad altri quattro connazionali, armati di bastone, picchiavano e rapinavano, nelle vicinanze dell’Arena, un cittadino maghrebino, al quale sottraevano il borsello e il cellulare modello Iphone e documenti vari, dileguandosi poi per le vie del centro.
Il giovane, che risultava privo di documenti identificativi, veniva quindi accompagnato negli Uffici della Questura, dove il locale Ufficio Immigrazione approfondiva la sua posizione, riscontrando come nell’anno 2018 il giovane avesse chiesto il riconoscimento della Protezione Internazionale, rigettata dalla competente Commissione di Gorizia.
Gli Agenti dell’Ufficio Immigrazione verificavano come il 31enne cittadino pakistano fosse stato scarcerato, per fine pena, in data 21 giugno 2021 e, pertanto, sussistendone i presupposti normativi, veniva richiesta la disponibilità alla Direzione centrale dell’immigrazione di un posto presso un Cpr, Centro permanenza e rimpatrio, dove collocare il giovane, ai fini del suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale.
Notificato il provvedimento di espulsione, su disposizione del Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio, lo stesso è stato, quindi, collocato nel Cpr di Gradisca d’Isonzo, dove è stato accompagnato, sempre nella serata di ieri, da agenti della Questura della Destra Tagliamento.