Verona, cittadino moldavo arrestato per possesso di documenti di identità falsi.
È stato fermato in via Germania durante un normale controllo ed è stato arrestato per “possesso di documenti di identità falsi”. Ad attirare l’attenzione dei carabinieri è stata la presenza di un 50enne che, alla richiesta di fornire un documento di riconoscimento, senza alcuna esitazione, ha fornito una carta di identità apparentemente rilasciata dalle autorità della Romania.
Tuttavia, non ha convinto gli operatori che hanno preferito accertarne la regolarità con un esame più accurato. Si trattava, di fatto, di una contraffazione di eccellente fattura, che presentava una serie di irregolarità nel fondo della stampa e nelle personalizzazioni che contraddistinguono tutte le carte di identità. Prova ne è il certificato di attribuzione del codice fiscale, corrispondente alle generalità indicate sul documento, regolarmente rilasciato un paio di mesi fa dall’Agenzia delle Entrate di Verona.
Accompagnato in caserma.
Pertanto, il moldavo è stato accompagnato presso il Comando provinciale dei carabinieri di via Salvo D’Acquisto, dove è stato accertato che si trattava effettivamente di una copia contraffatta. La cartina di tornasole è stata ottenuta sia grazie alla perizia svolta da personale specializzato dell’ufficio falsi documentali della polizia locale, ma anche grazie alla collaborazione con i centri di cooperazione internazionale, tramite i quali è stato accertato che il codice identificativo riportato sul documento era, in realtà, associato alla carta di identità di un’altra persona e che le generalità indicate non esistono in alcun database rumeno.
Proprio grazie a questo documento quasi perfettamente contraffatto, l’indagato eludeva la normativa sulle persone extracomunitarie. I cittadini dell’Unione Europea, infatti, a cui appartiene anche la Romania, ma non la Moldavia, hanno diritto a circolare liberamente negli spazi dell’Ue e non è necessario ottenere il permesso di soggiorno per permanere nella nostra Italia.
Il moldavo è stato quindi arrestato per possesso di documenti di identificazione falsi e successivamente trasferito alla casa circondariale di Montorio.