Chico Forti a Montorio, scoppia il caso: “Trattato come una star”

E’ polemica sul trattamento che sarebbe stato riservato a Chico Forti dopo il suo arrivo nel carcere veronese di Montorio.

Dopo il suo rientro in Italia, il condannato per omicidio Chico Forti è stato trasferito nel carcere di Montorio, a Verona. Successivamente, Forti è stato autorizzato a visitare la madre a Trento, suscitando non poche polemiche tra gli altri detenuti e le associazioni che si occupano di diritti carcerari.

All’interno del carcere veronese di Montorio, infatti, in molti sottolineano come Forti sia “trattato da star”. L’associazione Sbarre di Zucchero ha raccolto le voci di protesta. “Sacrosanto – scrivono – permettere a Forti di fare visita all’anziana madre, ma altri/e detenuti/e non hanno avuto la stessa possibilità, nello stesso Istituto penitenziario. Perché?”

Anche la moglie di un detenuto avrebbe espresso la sua frustrazione: “Dispiace vedere questa situazione di privilegio, specie se ad assistere a questo spettacolo è gente che deve dividere pochi metri di spazi vitali in una cella”.

E anche i sindacati avrebbero espresso la loro indignazione. Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato di polizia penitenziaria, ha dichiarato: “Il carcere non è un palcoscenico nel quale star possano fare il loro show e avere trattamenti e benefici di grande riguardo“. E a Verona fa molto discutere anche il selfie scattato dal deputato di Fratelli d’Italia Andrea di Giuseppe proprio in compagnia di Chico Forti. Uno scatto che la segretaria cittadina del Pd Alessia Rotta definisce “inaccettabile”.

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