Cena salata per tre a Peschiera: tentano la fuga senza saldare il conto, ma vengono fermati dai carabinieri.
Una cena decisamente salata per i tre che a Peschiera, dopo aver abbondantemente mangiato, volevano andarsene senza pagare il conto. Nella serata di ieri, venerdì 9, tre persone, due uomini e una donna, si sono recati a cena presso il noto bar-ristorante “Caffè Centrale” di Peschiera del Garda, dove hanno consumato una generosa cena. A un certo punto della serata, e precisamente all’approssimarsi della mezzanotte, il loro atteggiamento ha insospettito il personale di servizio e il titolare che, intuendo avessero l’intenzione di svignarsela senza pagare, anche perché uno del terzetto si era già allontanato, richiedevano l’intervento del 112, tenendoli comunque sempre sott’occhio.
Sul posto è giunta una pattuglia dei carabinieri di Peschiera del Garda, che procedeva a identificare i due avventori i quali, però, erano sprovvisti dei documenti di identità, quindi declinavano solo oralmente le loro generalità. In merito al pagamento, i due tentavano di giustificarsi asserendo che avrebbero pagato facendo fare dei bonifici immediati a dei loro conoscenti, tentativi che non andavano a buon fine.
Le false generalità.
A quel punto i militari hanno ricostruito il fatto, acclarando che i tre, in effetti, avevano l’intenzione e hanno tentato più volte di filarsela senza pagare; per tale ragione sono stati portati in caserma per i conseguenti accertamenti, durante i quali la donna, che al ristorante aveva fornito delle generalità, messa alle strette, esibiva il proprio documento di identità in cui risultavano dati diversi rispetto a quelli declinati in precedenza. A seguito degli ulteriori approfondimenti sulla identità della donna, i militari scoprivano che, tra l’altro, la stessa era sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. presso un Comando Arma della provincia di Bergamo.
La 49enne, italiana, residente nella bergamasca e già nota alle forze dell’ordine, è stata arrestata in flagranza di reato in quanto, in fase di identificazione personale, ha fornito ai carabinieri false attestazioni sulla propria identità. Su disposizione della Procura della Repubblica di Verona, è stata trattenuta presso le camere di sicurezza dei carabinieri di Peschiera e nella mattinata odierna, su disposizione della predetta Autorità Giudiziaria, è stata condotta innanzi al Giudice del Tribunale di Verona, che ne ha convalidato l’arresto. La donna ha patteggiato 6 mesi, pena sospesa.