Esposto in Procura a Verona degli animalisti per il cavallo soppresso in Fiera.
Esposto in Procura a Verona da parte degli animalisti per il cavallo soppresso durante l’edizione di Fieracavalli appena conclusa. Sull’episodio la consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda aveva già presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, parlando di “soppressione di un equino e segnalazione di presunti maltrattamenti a Fieracavalli“, e chiedendo l’intervento della Commissione etica di Fieracavalli.
Il cavallo Tango, lo ricordiamo, cavallo iberico, a seguito di una caduta avrebbe riportato la frattura della tibia al posteriore destro. A causa di questa frattura Tango è stato soppresso, nonostante il soccorso immediato, e vista la gravità del trauma.
Ora a rincarare la dose ci pensano gli animalisti di Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente: “Nei giorni scorsi prima dell’apertura di Fieracavalli a Verona il cavallo Tango è scivolato, pare a causa dello scarso fondo al passaggio per i cavalli e nel box – scrivono in una nota -. Questo incidente gli ha causato una frattura alla tibia che ha fatto optare per l’eutanasia”. Gli stessi animalisti hanno quindi annunciato che nei prossimi giorni presenteranno un esposto alla procura di Verona per chiedere verifiche su quanto è successo e per chiedere se esisteva la possibilità di evitare l’eutanasia sul cavallo Tango.
La replica di Veronafiere.
Veronafiere dal canto suo replica con una nota ufficiale: “Veronafiere esprime tutto il proprio dolore per il fatale incidente occorso nella serata del 2 novembre al cavallo Tango in circostanze che sono ancora in corso di verifica. Dalle prime evidenze il cavallo è scivolato entrando nel proprio box nel padiglione 9 procurandosi una frattura della tibia, nonostante la presenza di passerelle speciali antisdrucciolo, il cui impiego è stato adottato da Veronafiere-Fieracavalli con l’obiettivo di tutelare gli equidi presenti alla manifestazione ed evitare questo tipo di incidenti. Prontamente soccorso da una delle ambulanze veterinarie presenti in fiera, dopo essere stato messo in sicurezza e sottoposto a terapia antalgica, è stato trasferito presso la Clinica equina di Villafranca per ulteriori accertamenti che hanno confermato la diagnosi. Veronafiere si è offerta di far fronte a qualsiasi spesa necessaria all’operazione chirurgica e alla riabilitazione, ma purtroppo non è stato possibile procedere in tal senso”.