Castelnuovo del Garda violenta rapina in villa ai danni di una coppia di anziani: 5 arrestati.
Castelnuovo del Garda violenta rapina in villa ai danni di una coppia di anziani: 5 uomini arrestati dai carabinieri. La mattina del 23 luglio, i carabinieri di Peschiera del Garda, con l’aiuto delle Compagnie di Misilmeri (PA) e Brescia, hanno arrestato cinque uomini di età compresa tra i 20 e i 72 anni, su ordine del Tribunale di Verona.
Questi uomini, residenti in Sicilia e nel Bresciano, sono sospettati di aver partecipato a una violenta rapina in una villa il 29 maggio 2023 a Castelnuovo del Garda, dove una coppia di anziani è stata immobilizzata e imbavagliata.
Due rapinatori, fingendosi agenti della Guardia di Finanza, hanno indossato pettorine e distintivi falsi, ingannando così le vittime e ottenendo l’ingresso in casa. Una volta dentro, altri due complici hanno spinto con forza gli anziani all’interno dell’abitazione. I rapinatori, indossando passamontagna, hanno immobilizzato la coppia con fascette da elettricista e li hanno minacciati con una pistola semiautomatica e un taser. Hanno rubato 500 euro in contanti, una carabina e una collana d’oro, per poi imbavagliare le vittime e chiuderle nel bagno dello scantinato. Nonostante tutto, gli anziani sono riusciti a liberarsi e a dare l’allarme.
I carabinieri, avvertiti immediatamente, hanno iniziato le indagini raccogliendo le testimonianze delle vittime e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza nelle vicinanze. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona, hanno utilizzato tecniche tradizionali e avanzate per tracciare i movimenti degli indagati nei giorni precedenti alla rapina. Importanti prove sono emerse grazie agli accertamenti dattiloscopici eseguiti sul luogo del crimine, che hanno portato all’identificazione di uno degli indagati.
Questa indagine ha permesso di costruire un solido quadro indiziario contro i sospettati, portando all’emissione dell’ordine di custodia cautelare in carcere. Durante le perquisizioni, sono state trovate e sequestrate diverse armi da fuoco, munizioni e silenziatori artigianali, frutto di altri furti nelle province di Verona, Brescia e Bolzano. Alcuni fucili erano stati modificati in fucili a canne mozze per aumentarne la pericolosità.