Fiom Cgil: “Nonostante le richieste dei sindacati Borromini licenzia tutti”.
Borromini, nonostante le richieste di sindacati e istituzioni l’azienda licenzia tutti. A comunicarlo è la Fiom Cgil del Veneto: “Stamattina (mercoledì 26, ndr) è stata inviata alle organizzazioni sindacali la comunicazione via PEC di avvio della procedura per il licenziamento collettivo dei 45 lavoratori della Borromini di Colognola ai Colli, nonostante quelle che erano state le richieste della Fiom e anche dell’assessora al lavoro Mantovan durante l’incontro all’Unità di Crisi della scorsa settimana”.
I lavoratori e le lavoratrici della Borromini, appena ricevuta la notizia, hanno incrociato le braccia e hanno dato il via ad uno sciopero spontaneo per protestare contro questa decisione della proprietà.
“Dopo l’incontro in Regione speravamo che uno spiraglio si fosse aperto, che il referente dei fondi portoghesi proprietari della Borromini (e delle Vetrerie Riunite) presente avesse capito quali fossero le richieste delle Istituzioni presenti al tavolo. Chiediamo alle Istituzioni, alla Regione e al governo di vigilare sull’uso indiscriminato di fondi pubblici e sulla mancata salvaguardia del tessuto produttivo e occupazionale italiano e locale”, ha commentato Martino Braccioforte, segretario generale della Fiom di Verona, dopo l’arrivo della comunicazione di licenziamento collettivo.
Per protestare contro questa decisione e contro la chiusura di un forno delle Vetrerie Riunite anche la Filctem ha indetto uno sciopero di 8 ore e i lavoratori e le lavoratrici di entrambe le realtà si ritroveranno in presidio venerdì 28 febbraio davanti alla Borromini dalle ore 9 alle 12 in concomitanza con lo sciopero unitario dell’industria metalmeccanica per il rinnovo del CCNL, davanti ai cancelli della Borromini convoglieranno anche i metalmeccanici e le metalmeccaniche del territorio dell’est veronese portare solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici in vertenza.