Bonus 2023 e misure per le classi più deboli.
Quanti e quali sono i bonus decisi dal governo per il 2023, dei quali possono usufruire anche i cittadini di Verona e della provincia? Cerchiamo di fare un po’ di ordine. Dal testo della “manovra 2023“, ovvero la legge di bilancio su cui il governo Meloni ha posto il voto di fiducia, sul tema dei bonus emergono alcune novità. Per esempio per quel che riguarda il “reddito alimentare“, la “carta risparmio spesa”, la “carta del merito“. Oltre a numerosi ritocchi ai bonus ereditati dal precedente governo. Proviamo a capire meglio quali sono, e come si possono ottenere.
Bonus 2023 per la famiglia.
E’ la manovra delle “carte”. Dalla “carta risparmio spesa” per i redditi bassi, che consiste in una serie di buoni spesa gestita dai comuni per le famiglie con redditi fino a 15mila euro, al “reddito alimentare“. Che consiste, questr’ultimo, nella distribuzione sperimentale di “pacchi alimentari” a soggetti che vivono in “povertà assoluta” nelle città metropolitane. Con un ruolo fondamentale per le catene di grande distribuzione, che metteranno a disposizione le scorte invendute.
Previsto anche un aumento all’assegno unico, del 50%, per famiglie che hanno almeno 3 figli fino ai 3 anni di età o un figlio entro l’anno di età. Il congedo parentale per un mese incrementerà dal 30% all’80%, sia per le mamme che per i papà che hanno un figlio con età inferiore a 6 anni. Il bonus bollette è il più importante, in termini di spesa, per la manovra 2023. Potranno usufruirne, nel 2023, le famiglie con Isee fino a 15mila euro, 20mila per famiglie con almeno 4 figli a carico
Bonus per i giovani.
Per i 18enni nel 2023 sembra confermata l’App18, a cui è collegato il bonus cultura da 500 euro per l’acquisto di libri, biglietti per cinema, concerti, spettacoli di teatro o danza, eventi culturali. Dal 2024 subentreranno i due nuovi bonus da 500 euro, non cumulabili, assegnabili sulla base del reddito e del merito: la “Carta della cultura giovani” e la “Carta del merito”, solo per chi si diploma con 100 centesimi.
Passa da 600 a 1.500 euro, ma con uno stanziamento molto ridotto per l’anno in corso, il “bonus psicologo“, che avrà però una selezione più stringente per la graduatoria degli aventi diritto.
Bonus per l’edilizia.
Il principe dei bonus, il famigerato “110%“, lascerà il posto a un meno generoso ma sempre allettante bonus al 90%, per chi ristruttura un edificio aumentandone la classe energetica di 2 punti. Nel 2023 potranno terminare le ristrutturazioni col rimborso del 110% solo gli edifici che hanno rispettato due scadenze nel 2022: delibera d’assemblea di condominio entro il 18 novembre e presentazione della Cilas al comune entro il 31 dicembre.
Otterrà, invece, un bonus pari al 50% dell’Iva, il privato che acquisterà da una azienda una abitazione “green” – cioè di classe energetica A o B – con le aliquote iva che rimangono al 4% del costo della casa per l’acquisto di “prima casa”, al 10% per “non prima casa” e al 22% per l’acquisto per immobile di lusso.
Infine, per l’acquisto di arredamenti in seguito a ristrutturazioni, si godrà sempre del bonus del 50%, ma con la riduzione del tetto a 8mila euro nel 2023 e a 5mila euro nel 2024.