Ci sarebbe anche un bimbo di 6 anni, nato a Verona, tra i piccoli rapiti in Ucraina e portati in Russia.
Ci sarebbe un bambino di 6 anni, nato a Verona e di cittadinanza italiana, tra i bambini rapiti in Ucraina e portati in Russia. Fatto per il quale è stato emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin da parte della Corte Internazionale Penale per crimini di guerra.
Il padre e i nonni del bambino, Marcello e Angela, che vivono in provincia di Verona, da anni lanciano appelli per cercare il piccolo. Il bambino, di nome Roman, è il figlio di un veronese e della sua ex moglie ucraina, che lo avrebbe portato nel Donbass poco dopo la sua nascita senza più riportarlo a Verona.
- “Rapito dalla mamma e portato in Ucraina, rivogliamo il nostro piccolo”.
- “Nostro nipote di 5 anni è ancora in Ucraina, non riusciamo a riportarlo a casa”.
Secondo i nonni, la madre del bambino avrebbe lavorato per i servizi segreti ucraini e sarebbe poi passata alla parte filorussa. Nonostante gli sforzi del console italiano in Ucraina e dei politici locali, la madre si sarebbe irrigidita e avrebbe interrotto ogni contatto da circa un anno. Attualmente non si sa dove si trovi Roman né con chi viva. I nonni, dopo essersi rivolti al papa e anche al presidente Mattarella, si appellano alla Convenzione sui diritti dell’infanzia. Fino a un anno fa, il bambino parlava con i nonni tramite videochiamata. Poi, nemmeno più quello: i numeri di telefono risultano bloccati. E del piccolo Roman si sono perse le tracce.