Bigon: “Nelle Rsa operatori e pazienti sono stati vaccinati: aprire in sicurezza alle visite dei familiari”
Prosegue il lockdown forzato per gli anziani ospiti nelle case di riposo, e malgrado siano stati presumibilmente tutti vaccinati, si trovano ancora costretti a restare lontani dai loro cari. Sono tante le famiglie amareggiate da questa insopportabile distanza. Un triste panorama che potrebbe essere raso al suolo, se esistesse un piano dedicato a questo problema.
“Diamo la possibilità agli anziani delle Rsa di poter vedere i propri parenti, in sicurezza: sono stati vaccinati praticamente tutti, come gran parte del personale sociosanitario. In alcune strutture sono ammesse visite lampo, cinque minuti di orologio, in altre è ancora vietato. La Regione predisponga un protocollo unico, evitando che ognuna vada per conto proprio”.
La richiesta arriva da Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità a Palazzo Ferro Fini e consigliera del Partito Democratico, insieme al collega Andrea Zanoni: “Siamo d’accordo con l’appello lanciato dall’associazione Diana (Associazione Diritti non autosufficienti onlus) che per sabato prossimo ha organizzato un presidio davanti alla prefettura di Verona. Non si capisce perché ci siano restrizioni anche nei confronti di familiari con tampone negativo e mascherina, o addirittura vaccinati”.
Bigon e Zanoni chiedono quindi alla Regione interventi immediati e sottolineano: “A distanza di 13 mesi la situazione all’interno delle strutture è cambiata, oggi Zaia ha ribadito che non abbiamo più focolai nelle Rsa, così come nelle strutture sanitarie. Sono luoghi più sicuri di altri, gli anziani sono vaccinati: permettiamogli di vedere i propri cari, con tutte le precauzioni del caso, per evitare che muoiano in solitudine e di solitudine”.