Nella notte la Polizia ha arrestato due malviventi mentre tentavano di sottrarre la batteria di un’auto ibrida
Quello dei furti di batterie al litio di auto ibride è un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il territorio nazionale, un’escalation che va ad alimentare il mercato nero dei ricambi d’auto di elevato valore. Una batteria al litio destinata ad auto ibride può valere infatti fino a 10.000 euro, diventando così ambite dai ladri.
Il fenomeno ora è approdato anche a Verona: nella notte di ieri, infatti, la Polizia di Stato ha tratto in arresto due cittadini di nazionalità moldava per il reato di tentato furto aggravato in concorso.
La dinamica dell’accaduto
Erano da poco passate le 2 di notte quando, un residente di Via Don Enrico Girardi a Santa Lucia, ha allertato il 113 della presenza di due giovani che stavano armeggiando su un’autovettura. All’arrivo tempestivo delle volanti, i due hanno provato a darsi alla fuga a bordo di un’altra macchina, ma sono stati immediatamente fermati dagli agenti, che, al momento del controllo, li hanno trovati in possesso di pinze, tronchesi, torce, guanti, arnesi da scasso e vari utensili da meccanico.
Dai successivi accertamenti, i poliziotti hanno constatato che, all’interno dell’autovettura che avevano preso di mira, era collocata una batteria del valore di circa 8000 euro: non a caso, gli strumenti che erano stati rinvenuti poco prima sono specificamente utilizzati dai professionisti del settore per svitare i connettori di ancoraggio della batteria al telaio del veicolo.
Al termine delle verifiche, quindi, i due complici sono stati accompagnati negli Uffici di Lungadige Galtarossa dove, su disposizione del Pubblico Ministero, hanno atteso la celebrazione del rito direttissimo e questa mattina il giudice ha convalidato l’arresto.