Banda di giovanissimi metteva a segno i colpi al Berfi’s.
Banda di giovanissimi tenta di mettere a segno diversi furti di telefoni cellulari; e, per riuscire nell’intento, hanno picchiato le loro vittime: è successo nella notte tra giovedì e venerdì, al Berfi’s Club, locale notturno di Verona frequentato da giovani e adolescenti, poco lontano dal centro cittadino. A finire nei guai, sette ragazzi di età compresa tra i diciotto e i vent’anni, tutti arrestati per il reato di tentata rapina aggravata in concorso e tutti denunciati per il reato di lesioni aggravate in concorso; In manette anche un diciassettenne, membro dello stesso gruppo, al quale sono stati contestati i medesimi reati.
A chiedere l’intervento della Polizia è stata una delle parti lese che – secondo quanto emerso dai primi accertamenti effettuati dagli agenti delle Volanti – sarebbe stata aggredita e picchiata, intorno alle tre di notte, da un gruppo di coetanei intenzionati a sottrargli il cellulare. Il ragazzo è stato trovato dai poliziotti fuori dal locale, con le evidenti tracce sul volto del pestaggio subito – refertate con 25 giorni di prognosi.
Secondo la ricostruzione dei fatti, la banda di giovani avrebbe tentato di mettere a segno almeno altri 2 furti di telefonini nella stessa serata, sempre al Berfi’s e con le stesse modalità. Entrambe le vittime sono state, in questo caso, refertate con 10 giorni di prognosi. La perquisizione degli indagati, effettuata dagli agenti negli Uffici di Lungadige Galtarossa, ha consentito loro di rinvenire 16 grammi di cocaina già suddivisi in dosi, ben occultati tra la biancheria intima da uno dei membri del gruppo al quale è stato, dunque, contestato, in sede di arresto, anche il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Uno di loro è stato, inoltre, denunciato in stato di libertà anche per il reato di furto di un cellulare, restituito dagli agenti al legittimo proprietario. Tutti i maggiorenni, su disposizione del Sostituto procuratore della Repubblica Eugenia Bertini, sono stati condotti in carcere, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida che si è svolta questa mattina, ad esito della quale il Gip ha disposo la misura della custodia cautelare in carcere. Anche nei confronti del minore, il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere, richiesta dal magistrato presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia.