Per la vicenda del bambino veronese, di San Bonifacio, caduto dalla seggiovia delle Melette ci sono sei persone indagate.
Bambino veronese caduto dalla seggiovia, ci sono sei indagati. Sarebbero sei infatti i soggetti coinvolti nell’inchiesta dopo quanto accaduto domenica scorsa sulla seggiovia delle Melette di Gallio. Il procuratore che conduce le indagini sull’incidente che ha causato gravi lesioni al piccolo di 6 anni procede per il reato di lesioni colpose gravi.
L’apertura delle indagini rappresenta un atto dovuto che consente agli indagati, tra cui si presume siano inclusi maestri di sci e responsabili della stazione, di designare un legale per la difesa durante l’evolversi dell’inchiesta.
Il direttore tecnico della stazione sciistica galliese nel frattempo esclude ogni responsabilità per la società di gestione e per gli addetti all’impianto. Resta ancora da chiarire come sia potuto accadere l’incidente, e la dinamica esatta degli eventi. Testimoni, alcuni dei quali già ascoltati dai carabinieri, forniscono versioni contrastanti in particolare sulla posizione della barra di protezione del seggiolino. Alcuni sostengono di averla vista alzata, mentre altri dichiarano che era prima abbassata e poi alzata. Ma potrebbe essere stata alzata dal giovane che era a fianco del bambino, quando ha tentato di afferrarlo per non farlo cadere.
Le condizioni di salute del piccolo, che nella caduta ha subito fratture al bacino e al femore, ed è sempre ricoverato nel reparto di pediatria dell’ospedale di Vicenza, sembrano essere intanto in miglioramento. A breve dovrebbe cominciare il programma di riabilitazione. L’evoluzione dell’inchiesta determinerà eventuali responsabilità e il possibile rinvio a giudizio.