Pescantina, 57enne arrestato per atti osceni alla fermata del bus.
Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Pescantina hanno arrestato M. G., veronese classe 63, divorziato, assistente agli anziani, gravato da vari precedenti di polizia, dando esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Verona il giorno stesso per il reato di atti osceni in luogo pubblico in presenza di minore.
Le indagini dei carabinieri di Pescantina sono iniziate il 20 aprile scorso quando una ragazza minore (classe 2005), tornata da scuola, aveva riferito al padre che quella mattina verso le ore 6.50, mentre aspettava l’autobus per recarsi presso l’istituto scolastico, era stata affiancata da una Fiat Punto bianca, il cui guidatore, dopo essersi fermato, aveva compiuto atti osceni.
Solo con l’arrivo dell’autobus la ragazza era riuscita a trovare rifugio. La giovane ricordava molto bene alcuni particolari dell’auto: un’ammaccatura sul paraurti posteriore e un peluche appeso allo specchietto retrovisore; avendolo visto bene in viso, la ragazza rammentava molto bene anche i tratti somatici dell’uomo. Nei giorni successivi il padre aveva deciso di accompagnare la figlia alla fermata dell’autobus, dove il 22 aprile, sempre alle 6.50 era comparsa nuovamente la Fiat Punto bianca, riconosciuta dalla ragazza, ma il conducente, dopo aver rallentato e avendo notato che non era sola (essendo presente, oltre al padre, un altro compagno di scuola), si era allontanato repentinamente.
In quella circostanza, tuttavia, il padre della minore riusciva ad annotare la targa, mentre la figlia riconosceva inequivocabilmente il guidatore come l’uomo che le si era avvicinato due giorni prima. A quel punto, padre e figlia si recavano dai carabinieri di Pescantina per denunciare quanto accaduto.
I militari riuscivano quindi a risalire al proprietario dell’autovettura che risultava avere numerosi precedenti specifici per atti osceni e corruzione di minorenne, oltre che già destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla scuola media “Don Milani” di Verona dal novembre 2019. L’identificazione dell’uomo veniva completata grazie al riconoscimento fotografico effettuato dalla minore, la quale, tra le nove fotografie a lei sottoposte nell’album predisposto dai carabinieri, riconosceva senza alcun dubbio il soggetto autore del fatto, corrispondente all’odierno arrestato.
Raccolti quindi inequivocabili elementi di colpevolezza a carico di M. G., i carabinieri di Pescantina provvedevano a denunciarlo in stato di libertà per il reato di atti osceni in presenza di minore. Rintracciato nel comune di Verona, l’uomo è stato bloccato e dichiarato in arresto, e in seguito condotto presso la sua abitazione a Verona, in regime di detenzione domiciliare.