Arrestata a Verona la coppia che aveva preso di mira le farmacie della città.
Come Bonnie e Clyde avevano il vizio della rapina in coppia ma, anziché le banche, prendevano di mira le farmacie. Travisato e armato di coltello o taglierino, entrava solamente l’uomo, minacciava i titolari e svuotava le casse. Ma mercoledì, dopo l’ennesimo colpo, sono stati fermati dalla squadra Mobile.
Sempre e solo farmacie. Sempre e solo a Verona, quartiere Borgo Roma. E con bottini anche discretamente importanti. Proprio questa loro serialità, però, li ha traditi, perché la squadra Mobile ha messo insieme le tessere del puzzle e alla fine li ha incastrati. Sono finiti in manette, Nicola O. di anni 41, con precedenti penali specifici, e la sua fidanzata, Ielenia S., che di anni ne ha 44.
Non è la prima volta che due compagni di vita diventano anche compagni di furti, rapine o azioni criminali. L’uomo, mercoledì pomeriggio verso le 17, è entrato nella farmacia Agec Palazzina di via San Giovanni Lupatoto col volto coperto da un passamontagna e ha minacciato le persone presenti con un taglierino. Poi, ha prelevato dalla cassa i soldi mettendoli in una busta di plastica ed è uscito, con un bottino di circa 1300 euro. Ad aspettarlo, poco distante, c’era la sua complice che lo aiutava nel cambiarsi gli abiti dopo ogni rapina.
La squadra Mobile, allertata immediatamente, ha intercettato, poco dopo, i due rapinatori, mentre già si erano disfatti degli abiti usati per il colpo e del bottino. Gli investigatori sono riusciti, tuttavia, a inchiodare la coppia di malviventi grazie agli impianti di videosorveglianza della farmacia e di alcuni esercizi commerciali della zona che hanno registrato immagini d’interesse, fotografando i due mentre transitavano per strada prima e dopo la rapina. Di particolare rilievo investigativo i frame video che immortalano il rapinatore in azione all’interno della farmacia Agec “Palazzina”. L’uomo, al momento in cui è stato fermato dagli agenti, è stato trovato in possesso di una bomboletta spray urticante nascosta negli slip, a riprova (come desunto dalle immagini di videosorveglianza) del fatto che probabilmente l’avrebbe usata in caso di eventuali reazioni degli astanti.
Stamattina, i due sono comparsi innanzi al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Verona, il quale ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere dovendo rispondere di rapina aggravata in concorso.
Nella stessa sede, lo stesso giudice, su richiesta del pubblico ministero Elvira Vitulli che coordina tutte le indagini, ha emesso nei confronti dei due fermati anche ordinanza di custodia cautelare in carcere per un’altra rapina avvenuta lo scorso 18 aprile in danno della farmacia “Zai” di largo del Perlar, dove il bottino è stato di 2200 euro e dove, stando a quanto accertato dagli uomini della Sezione reati contro il patrimonio della squadra Mobile, è stato usato lo stesso schema. Non si esclude, inoltre, che i due soggetti siano anche responsabili di altri colpi messi a segno, relativamente ai quali continuano le indagini della squadra Mobile, diretta dal vice questore Massimo Sacco.