I carabinieri di Verona e San Massimo hanno tratto in arresto due cittadini tunisini.
Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 2 giugno, i carabinieri della Sezione Radiomobile di Verona si sono imbattuti in un controllo operato nei confronti di un bar di via Legnago, dove tre magrebini stavano consumando al tavolo. Due dei tre hanno regolarmente mostrato, ai militari operanti, il documento d’identità, mentre il terzo ha riferito loro d’avere lasciato a casa a Milano i documenti, cominciando a fornire nomi e cognomi diversi e inesistenti dai controlli nelle banche dati.
A quel punto i militari hanno condotto il tunisino in caserma, ed è stato solo lì che si è potuto appurare come l’uomo avesse fornito generalità false. E, sempre grazie alle verifiche effettuate in caserma, si è compreso il motivo dell’indicazione errata delle generalità: sul tunisino, classe 95 con precedenti per spaccio di stupefacenti, pendeva un rintraccio per l’esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Agrigento. L’uomo doveva espiare una pena detentiva di 5 mesi per la violazione dell’art 13 L. 286/98 (immigrazione).
Dunque, i carabinieri hanno proceduto alla notifica dell’esecuzione, ragion per cui l’uomo è stato immediatamente tradotto presso il carcere rispondendo anche del reato di falsa attestazione delle proprie generalità a Pubblico Ufficiale che veniva convalidato questa mattina.
Nel corso della mattinata odierna, un altro arresto ha visto impegnati gli uomini dell’Arma: questa volta sono stati i militari della stazione carabinieri di San Massimo a garantire alla giustizia un altro tunisino, nullafacente, anch’egli colpito da ordine di carcerazione (ripristino della custodia cautelare in carcere), poichè ha più volte violato la misura dell’obbligo di dimora già impostagli dal Tribunale di Verona.
Anche lui, è stato condotto presso la casa circondariale, di Vicenza in questo caso, a disposizione dell’autorità giudiziaria.